L’ex ct dell’Italia torna sulla scelta della RFU di preferire Lancaster a lui e a Smith per la guida della nazionale inglese
Il personaggio è sempre stato molto diretto, e qui in Italia lo sappiamo bene, perciò le dichiarazioni rilasciate da Nick Mallett al Times non stupiscono più di tanto ma certo lasciano un po’ l’impressione di uno che non abbia preso un granché bene un “no”.
Passo indietro: dopo il Mondiale 2011 la federazione inglese cerca un nuovo ct che prenda il posto di Martin Johnson alla guida della nazionale dopo la disastrosa spedizione neozelandese. Tra i nomi c’è anche quello di Mallett, che assieme a Wayne Smith (Mallett si era proposto come director of rugby con il tecnico neozelandese a fare da uomo di campo) arrivò quasi al traguardo dove venne però battuto da Stuart Lancaster. Roba di qualche anno fa e ora il tecnico di Penrith ha un contratto con la RFU fino alla RWC 2019.
Ma dicevamo di Mallett, che dalle pagine del quotidiano inglese ha prima criticato la gestione di Owen Farrell e poi ha detto che tutto sommato lui e Wayne Smith avrebbero fatto molto meglio di quanto finora non abbia fatto Lancaster: “Non penso che l’Inghilterra abbia perso nulla nel non avermi come head coach, ma ha perso nel non avere Wayne. Io e lui avremmo fatto un gran lavoro assieme, avevamo entusiasmo e voglia”.
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