Il board del torneo apre all’opzione pay-tv anche in UK per le edizioni a partire dal 2018
Per l’Italia non è una novità, Sky ha detenuto per diversi anni i diritti televisivi del Sei Nazioni, ma lo sarebbe per il panorma televisivo britannico. Al di là della Manica si sta infatti valutando l’ipotesi per la prima volta di cedere i diritti tv delle gare del torneo più atteso anche a un eventuale canale a pagamento. A farlo sapere è stato John Feehan, CEO del board del torneo, che in una intervista al Telegraph ha aperto a questa ipotesi per il contratto che verrà discusso nei prossimi mesi e che partirà poi dall’edizione 2018.
Una possibilità che sta suscitando grandi dibattiti nel Regno Unito, dove il Sei Nazioni è considerato alla stregua di Wimbledon, del Mondiale di calcio e delle Olimpiadi, eventi sportivi cioè che tutti gli appassionati hanno il diritto di vedere in chiaro.
Alla base di tutto ci sono ovviamente i soldi, tanti soldi: il contratto firmato con la BBC nel 2011 ha portato nelle casse del board oltre 160 milioni di sterline per l’esclusiva televisiva e per quella web: aprire la corsa anche alle tv a pagamento significa poter strappare vantaggi economici molto superiori. Sky e BT si preparano alla corsa.
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