L’originale idea di beneficenza di Ahmed Barkhia, e l’aiuto di due testimonial d’eccezione: Valerio Bernabò e Luca Morisi
Forse qualcuno di voi ultimamente si è imbattuto nell’hastag #UNBACINOPERAHMED. Se ancora non sapete di cosa si tratti, ve lo spieghiamo brevemente.
Ahmed Abdel Rahman, conosciuto come Ahmed Barkhia, è un ragazzo di Ostia di origini egiziane e, come dice l’hastag, ha bisogno di un nuovo bacino. Circa otto anni fa Ahmed ha iniziato ad accusare dolori sempre più intensi alla zona dell’anca e del bacino. Inizialmente sono stati trascurati, o meglio, pensava potessero derivare dalla sua condizione di nanismo ipofisario (riscontrato in età puerile) o dalla pratica di sport outdoor e di contatto, tra cui nuoto, palestra, trekking, MTB, kayak e pure rugby (“lì ho imparato a combattere,” ci ha raccontato). Quando poi intensità e frequenza del dolore sono aumentati, sono arrivate le visite specialistiche e le (costose) sedute di chinesiterapia, che non hanno però saputo dare una spiegazione al suo problema. Infine, nell’aprile 2014, Ahmed ha incontrato due luminari della chirurgia dell’anca, il Dott. De Smet e il Dott. Alessandro Calistri. I quali hanno identificato la causa del problema (osteonecrosi, ovvero la degenrazione del tessuto osseo), e soprattutto la possibile soluzione: un doppio intervento chirurgico di protesi ad entrambe le anche, che permetterebbe ad Ahmed di tornare a camminare senza l’ausilio delle stampelle e di riprendere l’attività fisica, ma soprattutto a non costringerlo alla sedia a rotelle. L’operazione, che si terrà presso la Hip-Clinic di Gent, in Belgio, ha un costo elevato: 37.500 Euro l’una, per un totale di 75.000 Euro. Ed è’ per questo che Ahmed ha avviato una raccolta fondi tramite un portale dedicato, che è finora arrivata a circa di 13.000 Euro. La raccolta è condotta non solo attraverso donazioni dirette, ma comprende un vero e proprio pacchetto con iniziative diverse. A Milano, per esempio, diversi locali hanno accettato di aderire alla causa tramite l’ideazione di un ticket vantaggioso per le consumazioni, una parte della cui vendita è stata poi donata. Ci sono poi le magliette, vario materiale e una speciale crema per la cura dei baffi. E poi c’è il sostegno arrivato dal rugby, in particolare dei giocatori Valerio Bernabò e Luca Morisi, e del conduttore DMAX e Chef Rubio.
Venuto a conoscenza della storia di Ahmed via Facebook, il seconda/terza linea delle Zebre lo ha contattato via Skype, prendendo a cuore la sua causa e coinvolgendo l’ex compagno di squadra a Treviso Luca Morisi. Questa la bella testimonianza di Valerio Bernabò: “Ho conosciuto la storia di Ahmed su Facebook, sono andato ad approfondirla sul suo sito e ho deciso di fare una donazione attraverso l’acquisto di una t-shirt. Il pensiero però non è andato via con la donazione…anzi…col passare dei giorni e continuando a seguire lo sviluppo della raccolta fondi è cresciuta in me la voglia di non fermarmi e di fare qualcosa in più: l’ostacolo per il superamento di una patologia non può essere economico”. Tramite Bernabò, Ahmed viene invitato a Monigo per il derby celtico, al termine del quale conosce Luca Morisi. I due giocatori pensano ad un modo di aiutarlo, e scelgono di mettere in palio la maglia indossata dal giovane centro azzurro nel match di Genova contro l’Argentina (firmata da tutta la squadra) tramite lotteria.
Abbiamo raggiunto telefonicamente Ahmed, che ci ha raccontato della sua idea molto originale di beneficenza: “Non mi sono mai fermato di fronte alle difficoltà. Nonostante le mie ridotte abilità motorie, ho corso la Color Run e scalato il Gran Sasso ed il Terminillo. Il mio sogno però non si ferma con me, non è solo quello di raccogliere i soldi per l’operazione, ma anche di aiutare chi si trova in condizioni simili alla mia. Ideare un pacchetto, una piattaforma e metterla a disposizione degli altri, tanto più che questa mia campagna è già stata oggetto di studio e attenzioni. Creare una sorta di business responsabile, in cui chi vi aderisce ottiene, per esempio, una serie di agevolazione in locali o esercenti convenzionati. Una comunità, che fa del bene e in cambio ottiene pure delle facilitazioni”.
Questa la pagina Facebook per rimanere aggiornati su tutte le iniziative di Ahmed: Ahmed Barkhia; mentre questo è il link al suo sito dove trovate tutte le indicazioni sulla cifra raggiunta e soprattutto su come donare: http://ahmedbarkhia.net/.
Infine chi parteciperà al nostro “Meet & Beer” del prossimo 6 febbraio avrà modo di conoscerlo personalmente visto che ci ha promesso che parteciperà come ospite d’onore della serata…naturalmente indossando anche lui una maglia a tema rugby: quella donatagli da Luca Morisi.
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