Sorprendente, bellissima, brutta: Italia-Inghilterra nell’era Brunel

Riavvolgiamo il nastro dei ricordi e rivediamo le ultime tre sfide con il XV di Sua Maestà. E lo spettro delle emozioni è largo

ph. Sebastiano Pessina

ph. Sebastiano Pessina

Dice che non c’è il due senza il tre, ma il tre c’è già stato e non è stato positivo come i due che lo hanno preceduto. No, non abbiamo assunto strane sostanze, ma stiamo ripensando alle sfide tra Italia e Inghilterra della gestione Brunel. Quella di sabato a Twickenham sarà la quarta volta per il ct di Courrensan alla guida degli azzurri contro il XV che porta la rosa rossa su una maglia bianca. E va detto che le prime due volte erano andate piuttosto. Beh, sì, insomma, abbastanza. Erano state incoraggianti. Di più: siamo usciti dal campo con la fastidiosa sensazione di aver gettato al vento due occasioni per cogliere un risultato storico.
Riavvolgiamo il nastro. E’ l’11 febbraio 2012 e a Roma nella notte è caduta la neve. Al mattino splende il sole sulla capitale ma alle 14 riprende a nevicare, molto forte. La partita è a rischio ma alla fine si gioca e il primo tempo della gara è di quelli da stropicciarsi gli occhi: due mete per noi nell’ultima fase dei primi 40 minuti di gioco marcate da Venditti e Benvenuti e si va al riposo sul 12 a 6. Nel secondo tempo una meta di Hodgson e i calci di Farrell rimettono le cose a posto per gli inglesi contro un’Italia che attacca, volitiva e combattiva e si chiude sul 15-19. Amarezza, delusione e la sensazione di aver perso un’occasione d’oro. No, la certezza di averla persa.

 

Il 10 marzo del 2013 siamo a Twickenham contro una Inghilterra imbattuta e sempre andata in meta nel torneo, una squadra sicuramente cresciuta rispetto a quella dell’anno precedente. E la prima parte della partita vede gli inglesi baldanzosi ma incapaci di sviluppare il solito gioco perché l’Italia dopo un quarto d’ora circa di sofferenza cresce in maniera esponenziale e ribatte colpo su colpo. Il primo tempo si chiude sul 12 a 3 con i calci di Flood e Orquera. Poi c’è un secondo tempo da incorniciare in cui la Banda Brunel è tanto spregiudicata e senza nessun tipo di timore quanto determinata e “cattiva” il giusto. La meta di McLean, il piede di Orquera ci portano a ridosso degli inglesi che soffrono come non mai e che rischiano davvero di perdere. Il 18 a 11 finale è risultato bugiardo che premia il cinismo dei padroni dei casa e che punisce oltremodo i nostri errori, che però ci sono stati. Una Inghilterra che per la prima volta nel torneo non va in meta e che al minuto 80 butta il pallone immediatamente fuori dal campo, schiacciata a lungo nella sua metà campo da una squadra azzurra che gioca nel tempio inglese un secondo tempo che è sicuramente il momento più alto della gestione Brunel. Una sconfitta che fa davvero rabbia.

 

Poi c’è il tre, ma è lo specchio dell’Italia del 2014, lontanissima parente di quella vista un anno prima, che soffre e gioca molto male contro un XV inglese che ha molto da farsi perdonare per la gara del Sei Nazioni 2013. Il 15 marzo all’Olimpico, nell’ultimo turno del torneo, c’è solo una squadra in campo e non è la Banda Brunel. Finisce 11 a 52. Nulla da dire. 
Sabato pomeriggio Sergio Parisse e compagni tornano a Twickenham. Non stanno male come un anno fa ma la convalescenza non è certo superata. Una squadra che però ha bisogno di uno scossone e una grande prova in quello stadio servirebbe davvero tanto. Vincere? Basterebbe – mettiamolo tra mille virgolette – una prova con la spregiudicatezza, l’intelligenza e la determinazione vista nel 2013. Ci sarà un due senza quattr0?

http://youtu.be/9S_yZ_K4CAs

Per essere sempre aggiornato sulle nostre news metti il tuo like alla pagina Facebook di OnRugby e/o iscriviti al nostro canale Telegram.
onrugby.it © riproduzione riservata

Cari Lettori,

OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.

Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.

item-thumbnail

Italia: Genova, Udine e Torino le sedi per i test match di novembre 2025

L'Australia una delle probabili avversarie, alla ricerca del riscatto dopo il 2022

10 Dicembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia, Gonzalo Quesada: “Il carattere della squadra mi fa ben sperare in vista del Sei Nazioni”

A Piacenza il ct della Nazionale azzurra ha toccato diversi temi, dalla situazione di Giosuè Zilocchi ai ricordi del test match del 1998

8 Dicembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Ross Vintcent: “Arrivato in Italia non pensavo di giocare. L’inizio è stato difficile, ma tutti mi hanno aiutato”

Il numero 8 azzurro ha raccontato il suo arrivo nella penisola a 18 anni, gli inizi del suo percorso e il grande aiuto datogli dal Rugby Seven per cre...

5 Dicembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

La meta di Menoncello in Italia-All Blacks è la “Try of the week” dell’ultima settimana di Autumn Nations Series

La marcatura del centro azzurro è stata premiata dai tifosi di tutto il mondo nella votazione di questi giorni

28 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Italia: ufficiali due Test Match con gli Springboks a luglio 2025

Arriva la conferma dalla SA Rugby, la nazionale di Gonzalo Quesada affronterà i campioni del mondo

27 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale
item-thumbnail

Michele Lamaro: buone notizie verso il Sei Nazioni 2025

Arrivano ulteriori aggiornamenti (positivi) sul capitano azzurro

27 Novembre 2024 Rugby Azzurro / La Nazionale