Il presidente FIR chiede di non ingigantire la vicenda: “Se fosse capitato a Treviso sarebbe stato un problema?”
Nel caso Manghi/Cavinato la FIR starà alla finestra. A farlo sapere è il presidente federale Alfredo Gavazzi al Gazzettino: “Quanto capitato fra Andrea Cavinato e Roberto Manghi non finirà in consiglio federale di sabato. Qualunque decisione prenderà il consiglio d’amministrazione delle Zebre convocato giovedì, già prima dell’incidente, a me andrà bene, L’episodio non va ingigantito. Si tratta di una vicenda personale (…) Mi chiedo: se fosse capitato a Treviso sarebbe stato un problema?”. Queste le dichiarazioni del numero uno del rugby italiano. Va comunque sottolineato che il paragone – da un punto di vista formale – tra Zebre e qualunque altra società italiana è improprio, perché i bianconeri sono federali al 100% e i due protagonisti della vicenda hanno contratti stipulati con una società di totale proprietà FIR. Gavazzi raffredda poi la pista Brunel: “Ha altre proiezioni”.
Dal Corriere Veneto arriva invece l’unica dichiarazione di Andrea Cavinato: “Non ho alcuna dichiarazione da fare in merito all’episodio, lo faranno i miei legali che invieranno una nota scritta sull’accaduto. Faccio comunque notare che nella vicenda sono parte lesa e che il club per adesso mi ha solo sospeso, non rimosso dall’incarico”.
Ricordiamo che tecnico e dirigente sono stati sospesi e che giovedì il Consiglio delle Zebre deciderà se e quanto prorogare la sospensione anche se non viene esclusa la rescissione immediata del contratto.
Infine il Giornale di Brescia, dove si ricorda che in pole position per il dopo-Cavinato c’è Gianluca Guidi, con Masimo Brunello che potrebbe prendere il suo posto alla guida del Calvisano.
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