La SARU ha annunciato l’interesse nell’ospitare i Mondiali. L’assegnazione è prevista a maggio 2017
L’Irlanda già c’è, l’Italia pure. L’Argentina è lì lì per farlo e poi ci sono le “novità” Russia e USA pronti ad afferrare l’occasione. E ora c’è pure il Sudafrica. E’ tra questi paesi che con ogni probabilità uscirà il nome di chi avrà l’onore e l’onere di organizzare i Mondiali del 2023.
Ultima in ordine cronologico è la SARU, la potente federazione sudafricana, che nella giornata di mercoledì ha confermato “l’interesse” nel candidarsi ad ospitare l’evento. Un annuncio che ha seguito di pochissime ore quello fatto da World Rugby, che ha reso note le tappe per l’assegnazione:
– dal prossimo 14 maggio 8e fino al 15 giugno) si aprirà la finestra con cui le varie federazioni potranno far pervenire la loro “Expressions of Interest”
– tra maggio e giugno 2016 dovrà essere inviato il dossier con la documentazione che concretizza la candidatura
– maggio 2017: World Rugby annuncerà la sua scelta
Arduo dire quale possono essere le favorite. Dopo una edizione in un paese “nuovo” come il Giappone (che ospiterà l’edizione 2019) è verosimile che World Rugby voglia rifugiarsi in un paese dalle tradizioni rugbistiche molto salde. Difficile ma non impossibile che quindi la corsa possa essere vinta da Russia, USA o Argentina, che potrebbero invece avere più chance nel 2027.
A giocarsela dovrebbero quindi essere Irlanda, Sudafrica e Italia, ma il condizionale è assolutamente d’obbligo.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.