Il Fulvia Tour incappa nella sua peggior partita
Formazioni:
Fulvia tour Villadose Rugby: Giorgi, Zaggia, Barbujani, Battilana, Aggio, Moro, Gasparetto, Nordio, Nicoli, Rossetto,Albertin, Pellegrini, Melarato, Bovolenta, Brasolin. Subentrati : Papa, Grigolato, Ottoboni, Cappellini, Davi, Spolaore, Chinaglia. All.- Golfetti
Cus Padova: Pietrantoni, Capuzzo,Scalettaris,Crivellaro,Giudicianni, Scagnolari, Gasparello, Torresan, Bandini, Bagagiolo, Trevisan, Gesuato, Pettenello, Di Lorenzo, Salvagnin. Subentrati: Paparone,Betteto, Boaretto, Decina, Ballin, Pugin, Cagnin. All.- Collodo
Marcatori : 2′ cp Gasparello; 5′ mt. Rossetto tr Brasolin; 10′ mt Bagagiolo ntr.; 17′ mt. Bagagiolo ntr.; 24′ cp Brasolin; 29′ mt Spolaore tr. Brasolin; 40′ mt Pietrantoni tr. Gasparello; 2^ tempo – 8′ cp. Brasolin; 16′ mt. Mischia Pd tr. Decina; 19′ cp Decina; 31′ cp Decina; 40′ mt Scagnolari tr Decina.
Risultato finale : 38 – 20 per il Cus Pd.
Padova.- Il quindici del Villadose incappa in una giornata storta. Poche note positive per i neroverdi sul taccuino della partita. Da annoverare un primo tempo che si sarebbe potuto concludere con ampio vantaggio dei polesani e che invece si è chiuso sul 20 – 17 per il Cus. Si è rivista, nei momenti cruciali, quell’anarchia che ha condizionato i deludenti risultati del girone d’andata. Nonostante una meta da cineteca del numero dieci Rossetto, che ha letteralmente ammutolito i numerosi fan patavini presenti sugli spalti, i ragazzi di Golfetti non sono riusciti a capitalizzare altre due o tre facili occasioni. Nel secondo tempo la musica è cambiata quando è uscito rintronato, per un pugno ricevuto in faccia a gioco fermo, l’ apertura del Fulvia Tour. Ad un metro, sia arbitro che segnalinee, non hanno sanzionato i padroni di casa. Sul 20 – 20 da quel momento lo score si è mosso solo per gli universitari. Ma indicare nell’assenza di un giocatore la sconfitta cocente, sarebbe come nascondersi dietro ad un dito. Come pure imputare ad un arbitraggio scadente ed ingiusto, la debacle dei pumas. I match, a volte, si possono vincere nonostante l’arbitro, non solo perdere per sua colpa. E’ una scusante che i neroverdi devono considerare con obiettività, valutando, innanzitutto, se oggi in campo ci sia stato “ un gruppo “ organizzato. Ed è ancor più imbarazzante rendersi conto che, quasi alla fine del campionato, “la squadra” sia tutta da inventare. Difficilmente a rugby si vince a lungo contando sulle iniziative od il talento dei singoli. Ci deve essere amalgama tra avanti e reparto arretrato, consapevolezza dei propri mezzi, disciplina sul “chi fa cosa”, sicurezza sui fondamentali, capacità di lettura delle situazioni di gioco, intelligenza nel semplificare le fasi di gioco. Insomma, prima dell’arbitro, ci deve essere Oggi, ancor meno di altre volte, il Villadose non ha fatto vedere queste qualità e soprattutto “una squadra” in campo.
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