In una intervista rilasciata a L’Equipe il trequarti delle Zebre attacca il ct senza usare giri di parole
“Sono ferito, disgustato e proprio per questo motivato a giocare a alto livello”. Usa proprio queste parole (Je suis blessé, dégoûté) Mirco Bergamasco per parlare a L’Equipe della sua esclusione dal giro della nazionale. Una intervista in cui si parla del suo ritorno in campo dopo il grave infortunio patito nel novembre 2012, della sfida Italia-Francia di domani ma dove le parole più forti sono riservate al ct Jacques Brunel: “Io sono sempre motivato per la maglia azzurra, la amo. ma non so perché il ct mi abbia scartato dal suo progetto sportivo tramite una conferenza stampa e non me ne abbia mai parlato direttamente. Mi si rimprovera un tweet scritto da mia moglie quando ha visto che nessuno mi aiutava per riprendermi dall’infortunio, due anni fa. E questo evidentemente ha ferito qualcuno”.
Poi il trequarti prosegue: “Nel 2014 sono stato convocato ma non ho mai giocato, nemmeno dieci minuti. Questo mi avrebbe aperto molti orizzonti (ndr, traduciamo: quei 10 minuti in campo avrebbero significato un cap e con una presenza in nazionale Mirco avrebbe probabilmente strappato un contratto molto ricco in Giappone, dove come riportava la stampa ai tempi aveva trattative aperte con alcune società. Laggiù funziona così: anche una sola presenza in nazionale fa partire la contrattazione economica da livelli molto più alti). Dopo 10 anni di nazionale e 90 presenze penso di meritare un po’ di rispetto”.
Parole che faranno discutere, ne siamo sicuri.
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