Il tecnico del Calvisano non cerca attenuanti per il ko con i rossoblu. Parole durissime da quello del Mogliano
Nel dopo-partita del Battaglini il primo a fare i complimenti al Rovigo è il tecnico del Calvisano, Gianluca Guidi: «Pensavamo di essere pronti e invece ci siamo disuniti in difesa – dice a Il Giornale di Brescia – Dobbiamo capire come mai sia successo. In alcune partite ci facciamo prendere da un po’ di nervosismo. Il cartellino rosso? E’ arrivato con la partita già compromessa e in ogni caso non è un’attenuante”. Guidi che a La Voce di Rovigo plaude agli avversari: “Devo fare i complimenti a Rovigo che ha dimostrato di essere una squadra in salute, ha alternato bene il gioco e ci ha preso davanti. Il cartellino rosso ha dilatato il divario che c’è nel punteggio, però Rovigo è stato più forte, onore a loro”.
Filippo Frati è ovviamente felice ma dalle pagine del Gazzettino invita tutti a tenere i piedi per terra: “I ragazzi meritavano una giornata così. Sono contento per i tifosi e per l’intera città. Ora continuiamo a volare basso, perché la strada è ancora lunga e domenica in casa della Lazio sarà dura. Abbiamo impostato il gioco diversamente rispetto all’andata, cercando intensità e possesso per scavare subito un solco nel punteggio”.
Animi invece decisamente più surriscaldati a Mogliano, dove come racconta La Tribuna il Petrarca Padova ha presentato un ricorso “perché nella penultima mischia, dopo aver consultato l’arbitro, Mogliano gioca con otto uomini, utilizzando un’ala al posto del tallonatone, ruolo scoperto per il giallo a Gega e l’infortunio di Gatto. Secondo il Petrarca, i biancoblù avrebbero dovuto rinunciare a un ulteriore elemento, restando in 13”.
Così il quotidiano veneto, che raccoglie anche le impressioni a caldo del tecnico del Mogliano Franco Properzi, e sono parole davvero dure: “Padova ha impostato la partita per farci male? Erano mirati gli interventi su Pavan e Gatto? Perché gli arbitri consentono a simili squadre di giocare ad alto livello, anche se non fanno rugby? Mi spiegate qual è il gioco del Petrarca? Sembra esserci da parte degli arbitri un pregiudizio nei nostri confronti, siamo considerati deboli. Altre squadre in mischia sono invece intoccabili (…) Vogliamo tornare al rugby dei miei tempi, quando picchiavano duro, o valorizziamo il gioco? Perché non organizziamo un incontro con gli arbitri e affrontiamo la questione?”.
A far infuriare Properzi è soprattutto lo “sgabello” su Gatto, intervento pericoloso per il quale il tecnico chiedeva il cartellino rosso invece del giallo comminato dall’arbitro.
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