A Twickenham partita bella condita da 12 mete: finisce 55 a 35, troppo poco per mettere le mani sul torneo
Partenza a razzo dell’Inghilterra che buca la difesa francese lungo l’out destro con una combinazione Joseph-Ford-Youngs che quest’ultimo chiude con una meta: e dopo due minuti padroni di casa giù sul 7 a 0. Qualche minuto dopo Ford sbaglia un piazzato calciato da grande distanza ma la gara è saldamente in mano inglese con la Francia che sembra aver subito non poco la meta presa a freddo. I galletti comunque accorciano al 10′ con un calcio da fermo di Plisson e al 13′ arriva addirittura la marcatura pesante con Tillous-Borde che raccoglie un pallone perso in maniera ingenua dai padroni di casa e si fa 60-70 metri di corsa.
Al 17′ bella azione francese che porta alla seconda meta ospite con Nakaitaci che rischia però un patatrac di quelli davvero indimenticabili: entra con tutta comodità nell’area di meta inglese e si “dimentica” di schiacciare la palla, facendolo nell’ultimo istante disponibile.
Inghilterra che non riesce a riorganizzarsi ma che al 26′ trova 3 punti con un calcio da fermo di Ford. Alla mezz’ora è Watson a trovare una meta con un possibile passaggio in avanti ma concessa dal TMO e il XV di Sua Maestà torna in vantaggio. Non è finita, che con una velocissima azione partita dalla propria area di meta gli inglesi arrivano dall’altra parte e schiacciano la palla oltre la linea bianca, ancora una volta con Youngs. Primo tempo che termina sul 27 a 15, risultato che non basta all’Inghilterra per vincere il torneo.
La partita è stata davvero bella nel primo tempo e continua ad esserlo nella ripresa che si apre con la meta di Mermoz alla quale risponde subito Ford splendidamente imbeccato da Youngs. E’ poi Kockott ad accorciare di tre punti la distanza tra le due squadre ma l’Inghilterra alza i ritmi, ha bisogno di punti e al 53′ arriva la meta di Nowell, ancora una volta lanciato da un Youngs incontenibile.
Al 56′ cartellino giallo ineccepibile per Haskell, che si inventa stopper di calcio con tanto di tackle scivolato. Il festival delle mete non finisce qui: vanno a marcare il bersaglio grosso in ordine cronologico Debaty, Vunipola, Kaiser e Nowell. Al 76′ il tabellone dice 55-35, con gli inglesi che però necessitano di altri 6 punti per poter vincere il torneo. Punti che non arrivano e il Sei Nazioni è dell’Irlanda per il secondo anno consecutivo.
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Jonathan Joseph, 12 Luther Burrell, 11 Jack Nowell, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 1 Joe Marler, 2 Dylan Hartley, 3 Dan Cole, 4 Geoff Parling, 5 Courtney Lawes, 6 James Haskell, 7 Chris Robshaw, 8 Billy Vunipola
Riserve: 16 Tom Youngs, 17 Mako Vunipola, 18 Kieran Brookes, 19 Nick Easter, 20 Tom Wood, 21 Richard Wigglesworth, 22 Danny Cipriani, 23 Billy Twelvetrees
Francia: 15 Scott Spedding, 14 Yoann Huget, 13 Gaël Fickou, 12 Maxime Mermoz, 11 Noa Nakaitaci, 10 Jules Plisson, 9 Sébastian Tillous-Borde, 8 Loann Goujon, 7 Bernard le Roux, 6 Thierry Dusautoir (c), 5 Yoann Maestri, 4 Alexandre Flanquart, 3 Nicolas Mas, 2 Guilhem Guirado, 1 Vincent Debaty.
Riserve: 16 Benjamin Kayser, 17 Rabah Slimani, 18 Uini Atonio 19 Romain Taofifenua, 20 Damien Chouly, 21 Rory Kockott, 22 Rémi Talès, 23 Mathieu Bastareaud.
Marcatori per l’Inghilterra
Mete: BR Youngs (1, 35), Watson (30), Ford (46), Nowell (53, 75), VML Vunipola (63)
Conversioni: Ford (3, 31, 36, 46, 54)
Punizioni: Ford (26, 41)
Marcatori per la Francia
Mete: Tillous-Borde (13), Nakaitaci (17), Mermoz (42), Debaty (59), Kayser (65)
Conversioni: Plisson (18, 43)
Punizioni: Plisson (10), Kockott (51)
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