La struttura di Deodoro è tra quelle in più indietro nei lavori in vista dei Giochi Olimpici. Colpa della corruzione
Nell’ultima classifica pubblicata da Transparency International circa la “corruzione percepita” (inizio dicembre 2014) l’Italia è al 69° posto. Su quel gradino però non siamo soli: con noi ci sono Grecia, Romania, Senegal, Swaziland, Bulgaria e Brasile. Tanto per dire, davanti – e pure di un po’ – abbiamo anche il Rwanda.
Vabbè. Però oggi parliamo di corruzione, tangenti, appalti, lavori bloccati e lavoratori licenziati. E di Brasile, perché qui nel 2016 si terranno le Olimpiadi di Rio e qui è da tempo scoppiato un groso scandalo di mazzette che riguarda la Petrobras, colosso statale petrolifero che dà da lavorare a una infinità di aziende di costruzioni, molte delle quali lavorano nell’ambito sportivo.
E qui arrivano i guai. Come racconta aun lancio dell’ANSA “alcuni stadi dei Mondiali di calcio del 2014 sono stati messi in vendita, mentre i lavori delle Olimpiadi del 2016 a Rio de Janeiro sono a rischio di paralisi. Il tutto perché importanti aziende edili locali sono coinvolte nelle indagini e ora affrontano serie difficoltà finanziarie”. Poi si passa fare degli esempi: “E’ il caso, per esempio, del gruppo Oas, società sudamericana leader nel settore delle infrastrutture e responsabile per le opere dell’Arena das Dunas di Natal – la cui costruzione è costata oltre 120 milioni di euro – e dell’Arena Fonte Nova di Salvador di Bahia (quasi 200 milioni euro). La società, che ha accumulato debiti a causa dei problemi giudiziari, è alla ricerca di compratori per entrambe le strutture”.
E il rugby, chiederete voi, cosa c’entra il rugby? Ecco qua: “Problemi in vista anche per l’azienda Queiroz Galvao, sospettata di corruzione nell’ambito del caso Petrobras e alla quale era stato assegnato l’appalto per il Complesso di Deodoro, una delle principali opere di Rio 2016, dove si svolgeranno undici discipline dei Giochi: 70 operai sono stati licenziati e altri mille sono stati collocati in preavviso. Il pagamento degli stipendi è infatti in ritardo di tre mesi. In particolare ritardo sarebbero i lavori nel poligono per il tiro a segno e a volo e quelli per l’impianto del rugby a sette”. Ecco.
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