La società emiliana fa entare nel suo organigramma uno dei due protagonisti della rissa in casa Zebre
Con Andrea Cavinato è stato uno dei due protagonisti del “fattaccio” che ha portato all’interruzione immediata del rapporto di lavoro con le Zebre per i due. Un litigio/rissa di cui si è parlato molto ma ora Roberto Manghi riparte dalla “sua” Reggio Emilia, dove ha militato da giocatore prima e da dirigente e allenatore poi. Il club rossonero ha annunciato il suo ingaggio come nuovo direttore sportivo e ha diramato un comunicato.
Mentre i Diavoli sono in piena corsa per riconquistare la vetta della classifica e lottare per la promozione in Top Ten, il club rossonero volge il suo sguardo anche al futuro, aprendo le porte dello staff tecnico ad un vecchio amico che torna a far parte della famiglia reggiana: si tratta di Roberto Manghi, che da una settimana ormai veste il ruolo di direttore generale del Rugby Reggio.
Un grande passo per la società emiliana che così acquista un uomo di vastissima esperienza manageriale non solo nel mondo del rugby: Roberto Manghi, 56 anni di Parma, aveva già fatto parte del club rossonero prima come giocatore, poi tre anni fa come direttore sportivo e head coach, momento che aveva visto i Diavoli all’apice della loro carriera con la promozione in Eccellenza, e oggi torna a Reggio con una marcia in più, grazie anche all’esperienza federale.
<<Sicuramente tornare a Reggio vuol dire tornare ad avere piacere per il proprio lavoro – spiega Roberto Manghi, direttore generale del club emiliano – Ho la possibilità infatti di contribuire alla crescita di una società seria che ha valori importanti e alla quale sono molto legato, un club con un potenziale che può portarlo davvero in alto>>.
<<Quest’anno la stagione sta per finire, aspettiamo gli ultimi risultati con ansia in ottica di una possibile promozione – continua Manghi illustrando i progetti per il futuro – la parola d’ordine per la prossima stagione è crescita. Crescere i nostri giovani, come atleti e come persone, crescere come società. Mi sono impegnato ad avviare un progetto duraturo con Reggio e assieme al gruppo dirigente del club. Con questi dirigenti, con i nuovi prestigiosi i partner del club e con i nostri atleti possiamo riportare il Rugby Reggio tra le migliori squadre italiane. Credo molto in questo progetto anche alla luce dei primi colloqui che hanno evidenziato la motivazione di parecchi giocatori a continuare a far parte del team rossonero>>.
Assunto il ruolo, Roberto Manghi è già partito per il Sud Africa dove rimarrà tutto il mese di aprile per svolgere una missione esplorativa, propedeutica alla firma di un patto di amicizia tra Rugby Reggio e la franchigia Emirates Lions di Johannesburg. Un’importante missione di “diplomazia sportiva” ma non solo, nata sotto l’egida del Comune di Reggio – Assessorato alle Relazioni Internazionali e Hip Alliance – un’Associazione di italo-sudafricani che promuove attività per creare unità tra le comunità del mondo e il popolo del Sud Africa.
<<Credo sia una straordinaria occasione per il Rugby Reggio – commenta Roberto Manghi – creata in questi mesi dalla collaborazione tra i dirigenti del club e l’Assessorato alle Relazioni Internazionali del Comune di Reggio Emilia e al forte legame tra la città e il Sud Africa. Il rapporto con i Lions rappresenta per noi una grande possibilità di crescita, Loro sono un club di altissimo livello da cui possiamo imparare molto sia dal punto di vista tecnico che di gestione societaria, mentre i giovani sudafricani avranno l’opportunità di venire a giocare in Italia e soprattutto fare esperienze di studio e lavoro sul nostro territorio.. Il Super Rugby è il campionato più bello che ci sia e noi vogliamo crescere sotto i loro insegnamenti, contribuendo a rafforzare la grande amicizia che lega da decenni le nostre città. Lo sport ancora una volta può essere la chiave di volta che unisce diverse esperienze e crea la giusta amalgama per renderle ancora più efficaci>>.
<<Siamo contenti che Roberto Manghi abbia deciso di tornare nella nostra grande famiglia – spiega Giorgio Bergonzi, presidente del Reggio – In questo modo acquistiamo una professionalità che ci mancava dal punto di vista dirigenziale. Roberto potrà dirigere il club a tempo pieno, ottimizzando gli enormi sforzi fatti dalle persone che in questi anni mi hanno coadiuvato nella gestione del club. Avere un dirigente di questo spessore ci ha portato tre anni fa ai vertici del rugby italiano; oggi riprendiamo quel cammino per allargare i nostri orizzonti e occupare il posto che il Rugby Reggio, società che ha fatto della serietà la propria filosofia di vita, merita nel mondo della palla ovale. Roberto è anche un grande amico a livello personale da tantissimi anni, ed è la persona giusta per far crescere i Diavoli. Con lui gettiamo le basi fare nuovi e importanti passi in avanti e per costruire un futuro a lungo termine. Per noi questo è motivo di rinnovato impegno nei confronti dei tanti bambini e ragazzi che praticano il rugby, del territorio con cui collaboriamo proficuamente da tempo, ma anche un impegno nei confronti di quelle aziende che credono in noi e nella qualità dei nostri giovani>>.
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