La cattedrale del calcio in cui si celebra il culto della palla ovale
Wembley
Capacità: 90.000
Wembley – Londra
2 i match che si giocheranno in questo emozionante e modernissimo impianto: Nuova Zelanda-Argentina (il 20 settembre) e Irlanda-Romania (il 27 settembre).
Quello di Wembley è uno degli stadi più grandi d’Europa (secondo solo al Camp Nou di Barcellona). Quando, per darvi conto della storia della struttura, ci siamo imbattuti nelle statistiche, abbiamo preso atto che le arene più grandi del mondo risiedono in altri continenti… Ma la logica (ben prima del bieco sciovinismo) ci fanno dire (senza tema di smentita) che le ragioni risiedo, al di là della demografia (e dunque nel bisogno di capienze gigantesche), in ovvi motivi storici e quindi urbanistici… Cionondimeno (e, qui sì, interviene un bel po’ di narcisismo), noi abitanti del vecchio mondo siamo gli inventori dello sport e, dunque, non contano tanto le dimensioni quanto le atmosfere e la leggenda… Wembley entra a piè pari nel mito!
Inutile dilungarsi in un elenco smisurato di incredibili sfide a cui lo stadio ha fatto da teatro… Poco importa se si piazza al secondo posto nella graduatoria dei campi più costosi del globo… Entriamoci e godiamoci il fascino di una modernissima arena del vecchio mondo, la cui storia parte da molto lontano!
La nuova casa della Football Association (che, nata nel 1863, è la più antica federazione calcistica del mondo) è stata inaugurata nel 2007 e sorge dove, sino al 2000, si ergeva un meraviglioso impianto edificato nel 1923. La storia dello stadio è strettamente intessuta con quella della città e non solo. Un “originale” progetto di fine ‘800 prevedeva, in un’area del Wembley Park, la costruzione di un’immensa torre che raggiungesse quota 366 metri (ben più della Tour Eiffel), a simboleggiare la grandezza del Regno. Ma, a causa della cedevolezza del terreno, l’idea fu abbandonata. E dunque al suo posto nel 1922, 1.500 operai in soli 300 giorni, fecero nascere lo stadio che fu costruito in occasione dell’Esposizione dell’Impero Britannico, una sorta di Esposizione Universale declinata in chiave britannica per celebrare la potenza commerciale delle colonie e la vastità del regno. Un passaggio importante dopo la Seconda Guerra Mondiale. All’ingresso della tribuna principale (North Stand) furono erette due spettacolari torri bianche della ragguardevole altezza di 38 metri. Lo stadio, dall’inconfondibile stile vittoriano, era per l’epoca ultramoderno: un unico grande anello le cui gradinate potevano ospitare 100.000 spettatori (poco meno della metà a sedere), e a completarlo una pista di atletica. Nella tribuna parzialmente coperta si trovava il Palco Reale, a separarlo dal terreno di gioco 39 scalini, quei thirty-nine steps che i giocatori percorrevano per ricevere il loro premio dalle mani dei reali nei giorni di gloria. Invero l’evento inaugurale del 28 aprile 1923, alla presenza di Giorgio V, match finale della Coppa d’Inghilterra fra Bolton e West Ham, si tramutò in una tragedia. In troppi accorsero per assistere alla partita nel nuovo impianto; oltre 200.000 persone tentarono di entrare accalcandosi sugli spalti. Il bilancio fu di 1000 feriti (per fortuna non si registrano vittime). Nel 1948 accolse la prima olimpiade post bellica, il primo evento internazionale di cui fu teatro. Su quel prato si sono giocati i mondiali di calcio del 1966, 5 finali di Coppa dei Campioni, 2 di Coppa delle Coppe, la finale dell’Europeo del 1996. Ma a noi interessa il rugby e, sebbene Wembley fosse, e sia, una acclamata cattedrale del calcio, la liturgia che vi si è celebrata non è affatto votata solo al culto della palla tonda. Nel 1992, mentre Twickenham si faceva il maquillage, la nazionale inglese ha incontrato il Canada. Nel periodo fra il 1997 e il 1999, quando il Millennium era in costruzione, il Galles disputò qui alcuni incontri (validi per il Cinque Nazioni e di test match). Per completezza va ricordato che dal 1929 al 1999 su questo prato si è svolta la finale di Challenge Cup di rugby a 13.
Al posto delle due torri, a rendere inconfondibile il nuovo stadio, uno spettacolare arco in acciaio che svetta per 133 metri di altezza e 315 di lunghezza. Siamo certi che Edward Watkin, colui che promosse la costruzione della torre e vide sfumare il suo ambizioso progetto, ne sarebbe orgoglioso. L’arco, visibile da grande distanza, è un capolavoro ingegneristico che concilia bellezza e statica sorreggendo l’intera copertura dell’arena. Il North Stand accoglie ancora il palco reale, mentre la pista di atletica (per privilegiare la visuale del campo dalle tribune) viene allestita solo quando serve riducendo la capienza della struttura.
Situato a nord ovest è collegato al centro dalla Bakerloo Line che da Piccadilly Circus (in 15 fermate) porta alla Wembley Central che è a 15 minuti di cammino dallo stadio. E dalla Jubilee Line (da Waterloo Station a Wembley Park ci sono 25 minuti e 13 fermate), per raggiungere lo stadio a piedi occorrono poi circa 10 minuti.
Per saperne di più sulle Fanzones della città.
Francesca Lupoli
Scopri gli altri stadi che ospiteranno i match della Rugby World Cup England 2015: Twickenham – Olympic Stadium – Elland Road – Sandy Park – Millennium – Villa Park – City of Manchester Stadium – St James’ Park – Kingsholm – Leicester City Stadium – Stadium MK – Brighton Community Stadium
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