Il seconda linea Azzurro torna sulla recente protesta dei nazionali. E nel futuro vedrebbe una panchina…
Marco Bortolami ha rilasciato una lunga intervista alle pagine di Avvenire. Tanti i temi toccati, e tra questi il recente confronto con la Federazione. “Sono cose, queste, già avvenute in passato e in qualche modo devono trovare una soluzione”, dice il seconda linea azzurro, che parla di “momento delicato”. Che sul merito della protesta degli Azzurri, precisa che non si tratta solo di una questione di rimborsi spese: ” Il tema di fondo è che noi rugbysti non siamo considerati professionisti, ma dilettanti”, quindi niente pensione come invece capita ad altri atleti. E anche sotto l’aspetto assicurazione Brotolami chiede maggiore tutela per i giocatori. Capitolo noi e loro (Inghilterra e Francia): “Mi rendo conto che il nostro sistema scolastico abbia molte lacune e che lo sport non sia e forse non possa essere la priorità, ma un’attenzione maggiore a questa tematica potrebbebe aiutare non poco i nostri giovani a sviluppare qualità che ormai sembrano assopite”. Infine, sul suo futuro Bortolami dice che gli piacerebbe allenare, anche se molti lo vedono dirigente.
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