Alcuni tutti neri hanno già la valigia in mano destinazione Europa. Il fenomeno fa riflettere la Nuova Zelanda, ma…
Se per gente come Dan Carter, Ma’a Nonu e Conrad Smith, l’esperienza europea dopo una vita di Super Rugby e maglietta dei ‘Tuttineri’ addosso era preventivabile, il fatto che molti giovani e potenziali All Blacks inizino già a pensare ai ricchi contratti del Vecchio Continente e non al valore della nazionale spaventa la Nuova Zelanda.
I casi di Colin Slade (Pau), Charles Piutau (Ulster) e Jeremy Thrush (Gloucester) hanno fatto inevitabilmente montare la polemica, come riporta il New Zealand Herald. Molti si domandano come sia per loro, che dovrebbero essere il futuro e l’ossatura prossima della nazionale dopo la WRC 2015, possibile abbandonare la terra natale.
Ma, infondo non tutto sembra perduto: molti dei giocatori che andranno a comporre la selezione che cercherà il terzo titolo della sua storia nel Mondiale inglese, hanno già infatti confermato che resteranno in Nuova Zelanda, fra cui gente del calibro di Israel Dagg, Ben Smith e Wyatt Crockett.
L’unico problema quindi, potrebbe essere rappresentato dalla profondità di scelta che andrebbe a ridursi; anche se la storia degli All Blacks ci dice che da sempre gli oceanici sono riusciti a partorire giovani campioni dai floridi vivai.
E se poi a tutto questo ci si aggiunge che non spaventa neppure il ritiro dall’attività internazionale di Richie McCaw…
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