La Francia si preparerà con 36 atleti, l’Inghilterra con 45. Il ct azzurro dovrebbe partire con i 31 che poi andranno in Inghilterra
“Anche se il nostro maggio ha fatto a meno del vostro coraggio”. Così cantava Fabrizio de André nel primo brano vero e proprio di Storia di un impiegato, disco datato 1973. Di sicuro il buon Faber non pensava al rugby quando scrisse quella canzone ma chissà se qualcuno ne ha parlato a Jacques Brunel. Difficile, però vedi mai…
Maggio è un mese importante in prospettiva RWC: la preparazione vera e propria inizierà a metà giugno a Villabassa ma qualche giorno dopo la fine della stagione regolare della Guinness Pro12 il ct Jacques Brunel annuncerà il gruppo di atleti che andrà in ritiro per allenarsi in vista del Mondiale. Il weekend in cui il torneo celtico giocherà la sua ultima giornata è quello del 16 e 17 maggio, i nomi degli azzurri li conosceremo nel giro di un paio di giorni, più o meno.
In quelle stesse ore, il 19 di maggio, anche il ct della nazionale francese nostra avversaria in Inghilterra Philippe Saint-André annuncerà la lista dei suoi convocati che saranno 36. La nazionale inglese, che dovrebbe rendere noti i nomi degli atleti che si prepareranno per la RWC in quegli stessi giorni, chiamerà ben 45 atleti. Samoa per il primissimo raduno ha fatto le cose in grande, forse troppo, e i convocati sono 58. E l’Italia? Nulla di ufficiale ancora, ma il ct Jacques Brunel pare intenzionato a chiamare 31 giocatori, ovvero lo stesso numero di atleti che poi entrerà nella lista definitiva per la spedizione iridata. Detto in maniera un po’ brutale chi va a Villabassa al 99% va in Inghilterra, al netto di infortuni, acciacchi e cambi dell’ultimo minuto.
Si è spesso detto, anche su queste pagine, che il nostro movimento non produce un gran numero di giocatori ma mettere assieme almeno 35 nomi, anche 40 volendo, per alcune settimane di allenamenti non è complicatissimo. Partire con 31 soli giocatori ci pare un po’ un azzardo, creare un minimo di concorrenza nel gruppo non può che far bene. Può essere che a qualche giocatore venga detto di non staccare del tutto, che potrebbe anche arrivare una telefonata, non lo sappiamo. Ma a quel punto non è meglio portarselo dietro e non dare così l’idea di una scelta ormai definitiva e inappellabile se non per intervenuta sfortuna di qualcuno che si fa male?
E’ chiaro che non è scritto da nessuna parte che i 31 che si presenteranno a Villabassa siano poi effettivamente quelli che verranno portati al Mondiale, però coltivare qualche dubbio in più in questa fase proprio malaccio non sarebbe. Samoa ha convocato 30 atleti solo tra gli avanti: non si chiede di arrivare a quel tipo di scelta, ma 31 in tutto sembrano essere davvero pochi.
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