Sport ed ecosostenibilità al servizio dei cittadini, ecco un’icona del mondo che vorremmo
Olympic Stadium
Capacità: 54.000
Queen Elizabeth Olympic Park, London
L’Olympic Stadium, nato per accogliere i Giochi Olimpici di Londra 2012, è il più nuovo fra gli impianti sportivi inglesi e il terzo per capienza (54.000 posti, ma durante l’Olimpiade ha accolto fino a 80.000 spettatori). 4 le partite di pool che si giocheranno sul suo prato: 23 settembre, Francia-Romania; 24 settembre, Nuova Zelanda-Namibia; 4 ottobre, Irlanda-Italia; 7 ottobre, Sudafrica-USA. Sarà anche teatro, il 30 ottobre, della finalina valida per la terza piazza.
Lo stadio è la perla del Queen Elizabeth Olympic Park nel distretto di Stratford. Questo non è un dettaglio. L’area era un degradata zona industriale (a est della Capitale) molto bisognosa di essere riqualificata. Oggi è un magnifico “polmone verde”; un grandissimo impianto sportivo polifunzionale a disposizione dei cittadini con piste ciclabili e ampi complessi residenziali… Eccoli qui lo straordinario senso pratico commisurato alla sapiente capacità imprenditoriale tipicamente britannici. Le precedenti Olimpiadi cinesi, sebbene svoltesi in una delle città più inquinate del globo, si erano distinte per la spettacolarità di impianti costruiti con materiali ecologici. Gli inglesi non potevano essere da meno, anzi potevano fare meglio. La designazione di Londra a capitale dei Giochi non solo rappresentava una formidabile occasione di business, ma anche l’opportunità per riconvertire un’area semiabbandonata e senza alcuna attrattiva, migliorare stabilmente le strutture sportive esistenti e crearne di nuove, il tutto senza sprechi, con un impatto ambientale prossimo allo zero creando benefici oggettivi per la collettività e l’economia. Il motto fu dunque: “sostenibilità”! A questo proposito va ricordato che il 90% dei materiali frutto delle demolizioni dei vecchi edifici è stato recuperato e riutilizzato e molte strutture temporanee rimosse. In sintesi il parco olimpico non era destinato a diventare, dopo l’evento, una “cattedrale nel deserto”, una disgraziata costosissima e inutile opera pubblica immolata a qualche diabolico interesse/disinteresse (ogni riferimento è puramente casuale!). Esattamente il contrario: una cospicua eredità!
Torniamo all’Olympic Stadium che si dice sia, per l’appunto, lo stadio più ecosostenibile mai costruito. Il 50% dei materiali utilizzati per edificarlo sono riciclati, 10.000 le tonnellate di acciaio impiegate (contro le 42.000 del “Nido d’Uccello” di Pechino…), calcestruzzi a bassa emissione di carbonio (-40% rispetto a quello classico). L’Olympic è 75 volte più leggero rispetto a qualsiasi suo omologo per dimensione, altezza e capienza…
Lo stadio, a sud del Parco, è situato su un’isola nella acquitrinosa zona di Bow Back River. Nel 2007 iniziarono le opere di adeguamento del suolo che presentava un’altra difficoltà, una discreta inclinazione. Nel 2008 partirono quelle di edificazione. Il dislivello del terreno fu superato con la costruzione di aree seminterrate. Nel 2009 fu la volta del campo e delle tribune (alcune delle quali destinate a essere smantellate). All’isola si accede da svariati ponti sull’acqua.
L’Olympic Stadium è stato inaugurato nel maggio 2012. Attualmente sono in corso nuove opere per migliorarlo ulteriormente, quali: la creazione di una gigantesca copertura (la più grande al mondo), avveniristici seggiolini a scomparsa, aree hospitality e diverse strutture esterne.
Dal 2016 diventerà la residenza del West Ham United e del National Competition Centre della UK Athletics. Una nuovissima pista di atletica (di 400 metri a 6 corsie, 8 nei rettilinei) integralmente illuminata, the London Marathon Charitable Trust Community Track, sarà costruita nelle adiacenze dello stadio e utilizzata dai cittadini, dai locali club di atletica e come percorso di riscaldamento in occasione di grandi eventi che avranno luogo all’Olympic. Lo stadio riaprirà eccezionalmente per la Rugby World Cup.
Che dire? Plachiamo l’invidia e non lasciamoci sfuggire l’occasione di andarci per lasciarci travolgere dalle emozioni tutte positive che i 5 match iridati di sicuro regaleranno.
Lo si raggiunge facilmente con la Central Line (da Oxford Circus, 55 minuti) e la Jubilee Line (da Waterloo Station, 45 minuti).
Per saperne di più sulle Fanzones della città.
Francesca Lupoli
Scopri gli altri stadi che ospiteranno i match della Rugby World Cup England 2015: Twickenham – Wembley – Elland Road – Sandy Park – Millennium – Villa Park – City of Manchester Stadium – St James’ Park – Kingsholm – Leicester City Stadium – Stadium MK – Brighton Community Stadium
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