Tutti numeri degli Azzurri alla Coppa del Mondo
Gli Azzurri hanno partecipato a tutte e sette le edizioni della Rugby World Cup senza mai riuscire a passare il turno eliminatorio. Eppure più volte i quarti sono stati sfiorati… Nella prima edizione del 1987 decisiva per determinare il passaggio del turno fu la classifica avulsa che premiò le Fiji a discapito di Italia e Argentina, quando tutte e tre le squadre erano appaiate a due punti. Nel 1991 un’ottima Italia batté gli Stati Uniti, ma cedette ad All Blacks e Inghilterra. Nel 1995 gli Azzurri riuscirono a sgominare l’Argentina, perdettero a testa alta contro l’Inghilterra, ma pagarono la netta sconfitta iniziale contro Western Samoa. Quella del 1999 è forse la peggiore spedizione mondiale delle nostra storia; uscimmo sonoramente battuti da Nuova Zelanda, Inghilterra e Tonga. Nelle ultime tre edizioni decisiva è stata l’ultima partita del girone: in Australia nel 2003 il Galles vinse 27-15, quattro anni più tardi in Francia, a Saint-Etienne, la Scozia ci beffò 18-16. Ironia della sorte, nel Sei Nazioni 2003 avevamo superato il Galles e nel 2007 la Scozia. All’ultimo Mondiale, a batterci fu l’Irlanda, di nuovo all’ultima decisiva partita, con il netto punteggio di 36-6.
Nel video, riviviamo gli highlights della prima vittoria dell’Italia alla Coppa del Mondo, il 31 maggio 1987 contro le Fiji.
Rugby World Cup 1987: Italia-Fiji, highlights
DIAMO I NUMERI: LA SQUADRA
In tutto gli Azzurri hanno disputato 24 match iridati, perdendone 15 e vincendone 9. I punti segnati sono stati 455, mentre quelli subiti 811, per una media di ben 33 punti concessi a partita. La vittoria più larga mai ottenuta è il 53-17 imposto alla Russia a Nelson nel 2011, nel match che segna anche il record di punti e di mete (9) in una singola partita mondiale dell’Italia. La peggiore sconfitta è anche una delle pagine più dure del rugby italiano e a scriverla con un indelebile inchiostro nero sono stati gli All Blacks che a Huddersfield, il 14 ottobre 1999, vinsero 101-3.
Nel video la straordinaria prestazione della mischia azzurra nel 2011 contro la Russia.
Rugby World Cup 2011: la mischie ordinate di Italia-Russia
DIAMO I NUMERI: I GIOCATORI
Il record di presenze è di Alessandro Troncon che, tra il 1995 e il 2007, è sceso in campo 14 volte alla Rugby World Cup. Ma attenzione perché l’ex mediano di mischia è tallonato da quattro giocatori che potrebbero superarlo al termine dei Mondiali 2015. Stiamo parlando di Castrogiovanni e Parisse, entrambi a quota 12, ma anche di Mauro Bergamasco e Andrea Masi, in terza posizione a 11, le stesse presenze di Gonzalo Canale. Parisse e Troncon sono anche in testa a pari merito nei captain cap, ovvero le partite iridate giocate da capitani, quattro a testa.
Sul fronte anagrafico, l’attuale capitano della Nazionale segna un altro record: è infatti l’azzurro più giovane a essere sceso in campo ai Mondiali avendo esordito sul palcoscenico più prestigioso l’11 ottobre 2003 contro la Nuova Zelanda all’età di 20 anni e 29 giorni. All’altro estremo troviamo il terza linea Alessandro Bottacchiari che, a Dublino contro la Nuova Zelanda, ha collezionato l’unico cap iridato il 13 ottobre 1991 all’età di 35 anni e 339 giorni.
Per quanto riguarda i punti, il record è di Diego Dominguez autore di 98 punti nei 9 match disputati tra il 1991 e il 1999. Il primato di mete spetta invece all’ala Marcello Cuttitta andato a segno 5 volte nelle 7 partite giocate tra il 1987 e il 1995; tutt’oggi è colui che ne ha segnate di più in maglia azzurra (25).
Nei video, riviviamo tutte le sue marcature iridate.
RWC 1987, Italia-Argentina: meta di Marcello Cuttitta
RWC 1987, Italia-Fiji: mete di Marcello Cuttitta, Cucchiella e Mascioletti
RWC 1991, Inghilterra-Italia: meta di Marcello Cuttitta
RWC 1991, Nuova Zelanda-Italia: meta di Marcello Cuttitta
RWC 1995, Italia-Western Samoa: meta di Marcello Cuttitta
di Roberto Avesani
Scopri le altre squadre del Torneo sino ad ora pubblicate: Inghilterra – Nuova Zelanda – Argentina – Australia – Galles – Francia – Irlanda – Scozia – Sudafrica – Samoa – Fiji – Romania, Costa d’Avorio, Georgia e Giappone
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