Speciale Rugby World Cup 2015: le città – Londra, parte 3

Si conclude il nostro percorso nella strepitosa Capitale britannica

©VisitBritain/BritainonView

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“Quando un uomo è stanco di Londra, è stanco della vita,
perché a Londra si trova tutto ciò che la vita può offrire”.
Samuel Johnson

 

Hammersmith e Fulham a nord del Tamigi. È un distretto pieno di locali frequentati dai giovani londinesi, ma è famoso soprattutto per l’alta densità di stadi. Perché va detto, l’aplomb inglese non impedisce ai sudditi di Sua Maestà – e agli abitanti della Capitale in particolare – di impazzire per lo sport. A Londra sorgono una decina di impianti destinati al calcio e divenuti mitici. Qui ne troviamo ben tre: Stanford Bridge dove gioca il Chelsea, Craven Cottage casa del Fulham e Loftus Road “tana” del Queens Park Rangers FC.
Sempre a proposito di sport, su queste sponde del Tamigi si radunano ogni anno migliaia di persone per assistere alla storica regata Oxford-Cambridge: the Boat Race.
Nel borgo hanno sede alcuni colossi multinazionali, come Coca Cola e Walt Disney, oltre al Media Center della BBC al Television Center, di fronte al quale, nel 2008 è stato aperto il più grande centro commerciale d’Europa che conta ben 270 negozi. Mentre l’Hammersmith Apollo è la casa dei grandi concerti.

 

Southwark si trova a sud del Tamigi. Passeggiate lungo la South Bank, la riva recentemente riqualifica e diventata uno dei quartieri alla moda della capitale inglese. Scoprite i vecchi moli rimessi a nuovo che offrono un ottimo esempio di recupero urbano. Un tempio del design e della modernità dove sorge la Tate Modern Gallery (sull’altra sponda la Tate Britain, casa dei classici; le due strutture, a ingresso libero, sono collegate da un servizio di traghetti a pagamento). Qui sorgevano anche i più importanti teatri cittadini, l’Hope, il Rose e lo shakespeariano Globe. Quest’ultimo, nei pressi del Blackfriars Bridge, è stato fedelmente ricostruito, seppur non nell’esatto luogo dove era situato in epoca elisabettina, e inaugurato nel 1997. Informatevi sugli spettacoli e sui programmi. Per gli amanti del grande scrittore inglese è una tappa d’obbligo. Ma le attrazioni di Southwark non sono finite qui. Ammirate la Oxo Tower, un perfetto esempio di art déco, frutto del genio di Albert Moore e salite sul London Eye che offre una panoramica tutta diversa della città. Se non siete troppo stanchi potreste vedere un bel film nel cinema più grande d’Europa, il BFI IMAX e chiudere la giornata al George Inn, antico pub fondato nel 1676.

 

Torniamo sulle rive del Tamigi e proseguiamo verso est fino al Tower Bridge, attraversiamo e arriviamo alla Torre di Londra, dove sono custoditi i gioielli della corona. Il borgo è quello di Tower Helmets. Abbiamo raggiunto Whitechapel e siamo nel cuore dell’East End, fuori dalle mura cittadine, all’estremo opposto di Westminster. Il quartiere mutua il suo nome da una piccola cappella bianca dedicata alla Vergine. Nel 1338 divenne una vera e propria chiesa poi distrutta nella Seconda Guerra Mondiale, al suo posto ora sorge un giardino pubblico. Nella seconda metà del XVI secolo il sobborgo iniziò a ingrandirsi e in quanto zona periferica divenne via via sede di birrifici, concerie, mattatoi e fonderie (qui fu coniata la campana del Big Ben). In epoca vittoriana era uno dei quartieri più degradati e malfamati della città. Nei suoi vicoli sordidi e squallidi popolati da malviventi e prostitute, nel 1888, si aggirava Jack the Ripper (Jack lo squartatore) a caccia delle sue vittime. La Whitechapel Art Gallery è l’evoluzione (d’altro canto a Londra tutto è in continuo divenire) del centro culturale fondato alla fine dell’800 da Samuel Barnett, illuminato prete anglicano, e dalla di lui moglie Henrietta. Dal 1901 la galleria – tutt’oggi un modello per l’arte contemporanea e un punto di riferimento per i giovani artisti emergenti -, è ospitata in un bel palazzo art nouveau. Ricordiamo anche che il quartiere ha accolto celebri esiliati politici e religiosi. Qui abitavano Giuseppe Mazzini e Karl Marx.

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Una menzione anche al Canary Wharf (a sud rispetto a Whitechapel, nella vecchia zona portuale di Isle of Dogs), imponente centro direzionale nato negli anni ’80, nuovo distretto finanziario che compete con la City.

 

Ma torniamo verso nord e attraversiamo Hackney e Islington. La prima era una zona popolare e malfamata. A partire dagli anni 90 del ‘900 ha conosciuto uno straordinario cambiamento, con la riunificazione di vecchi edifici industriali. È una zona interessante e un fervente centro artistico e culturale. I quartieri glam di Hoxton e Shoreditch offrono alcuni fra i locali più trendy di Londra. Il borgo di Hackney conserva la sua identità, caratteristica dei borghi della Londra interna con tipiche case a schiera in stile vittoriano ed edoardiano. Nel borgo di Islington si trova la collina di Highgate (che sconfina nell’omonimo borgo e in quello di Camden). È un’altra delle zone più esclusive della città. Clerkenwell anticamente ospitava un monastero, nel ‘700 diventò una zona residenziale, mentre durante la rivoluzione industriale divenne sede di manifatture e distillerie. Il dickensiano quartiere (qui Oliver Twist viene accompagnato da Dodger Lo Scaltro) era popolato da una importante comunità di immigrati italiani (la Little Italy di Londra), oggi offre celebri ristoranti e gastro pub. Qui troviamo un altro degli stadi cittadini, l’Emirates Stadium, casa dell’Arsenal. Inaugurato nel luglio 2006 è una modernissima struttura che ospita oltre 60.000 spettatori, ma (va detto) la nostalgia per il vecchio e splendido Highbury (la cui facciata art déco è sopravvissuta all’interno di un nuovo complesso residenziale) rimane.

 

Saliamo ancora un po’ più a nord ed eccoci a Camden. Questo è un borgo bellissimo e molto vario. Offre un’infinità di cose da fare e da scoprire. Il settecentesco ed elegante quartiere di Bloomsbury, dall’anima “colta”, con le sue piazze e i suoi giardini. Le targhe blu che segnalano le abitazioni dei personaggi celebri qui non si contano: da quella di Charles Darwin a quella di Virginia Woolf. E qui hanno sede alcuni uffici istituzionali e molte facoltà della University of London (la Senate House – il centro amministrativo dell’Università – il Birkbeck College, l’University College London, la School of Oriental and African Studies, la Slade School of Fine Art, il Warburg Institute e la Royal Academy of Dramatic Art). Ma il nucleo di Bloomsbury è, senza dubbio, il British Museum.

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Aperto al pubblico il 15 gennaio 1759 in quella che fu Montagu House, è uno dei musei d’antichità più belli del mondo. Andateci e portate con voi i bambini. Visitarlo (nota bene, l’ingesso è gratuito!) resta, anche per gli adulti un’esperienza che non ci si stanca di ripetere. La collezione è vastissima: reperti di straordinario fascino e rarità (dalle inquietanti e gigantesche sculture assire alle mummie egizie sino alla Stele di Rosetta per poi “perdersi” fra le migliaia di ritrovamenti archeologici). Date un’occhiata anche al programma delle mostre temporanee, c’è sempre qualcosa d’interessante… Prima di uscire dal museo fermatevi ancora un attimo nel cortile centrale, ora coperto da una gigantesca e spettacolare cupola in vetro, ed entrate nelle sale che ospitavano l’antica sede della British Library, dove Karl Marx iniziò i lavori de “Il Capitale”. Puntiamo adesso verso il Regent’s Canal e Little Venice che accolgono antiquari, gallerie d’arte e tanti locali. Valutate anche una gita in barca lungo il canale che, partendo da Camden Lock, scorre nel nord di Camden Town. Quest’ultima, celebre per la musica underground e la moda che farà tendenza, è una zona pittoresca ricca di mercati e mercatini nati negli anni ’70. L’atmosfera è decisamente cambiata da quando qui suonavano i Clash, ma i ricordi del passato sono vivi nei negozi lungo la strada e nei personaggi che incontrerete. Torniamo ora verso sud dove si trova Regent’s Park, un grande e bellissimo parco, che fu zona di caccia di Enrico VIII. Ospita, oltre a roseti meravigliosi e a un lago navigabile, lo Zoo di Londra (nella parte nord).

 

Ed eccoci tornati all’ombra di Westminster, da dove eravamo partiti. Speriamo, in questo lungo brevissimo viaggio attraverso una città straordinaria, di avervi stuzzicato a sufficienza.
A questo punto potreste anche valutare una visita a Greenwich, magari in battello. Il villaggio è perfettamente conservato e il meridiano zero ha sempre il suo fascino. Oppure di visitare i Kew Gardens (i giardini botanici reali), un meraviglioso complesso di serre e giardini a sud-ovest di Londra tra Richmond upon Thames e Kew.

 

Una piccola nota letteraria. Abbiamo citato Dickens che, nei suoi “romanzi sociali”, descrive una città dai vicoli sordidi e squallidi popolata di miserabili e criminali che vivono negli slums (bassifondi). Ma non basta. Non c’è da stupirsi che Londra abbia ispirato alcuni grandi scrittori e in particolare alcune delle più favolose penne della letteratura classica di genere, soprattutto in epoca vittoriana. Ma non solo, ancora oggi eccita la fantasia di tanti romanzieri. È, praticamente da sempre, una città tentacolare, centro commerciale e finanziario, oltre che politico, giuridico e culturale e ha attirato a sé ogni cosa. Un autentico modello di progresso e modernità, un luogo in cui, rispettando i ruoli, aristocrazia e borghesia si sono integrate per favorire lo sviluppo economico. Una città che ha fatto delle necessità oggettive la sua più straordinaria virtù. Londra è la culla della Rivoluzione Industriale, è una città portuale e da secoli vi confluiscono immigrati dalle campagne e, per via delle Colonie, da ogni parte del mondo. Tuttavia questa commistione di classi sociali e di culture ha dato origine anche a grandi ingiustizie e a fortissimi conflitti sociali. Era e (per certi versi resta) una città misteriosa nelle cui strade si sono consumati alcuni dei più efferati delitti della storia: Sweeney Todd, il barbiere di Fleet Street che alla fine del ‘700 compì oltre 160 omicidi, Jack the Ripper che a Whitechapel, nell’autunno del 1888, compiva i suoi orribili crimini. Londra è stata, più che teatro, protagonista di decine di straordinarie opere. Stevenson e Stoker ambientano rispettivamente “The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde” e “Dracula” in una Londra nebbiosa, sinistra e dal fascino inquietante. Sir Arthur Conan Doyle inventa il mitico e stravagante Sherlock Holmes che non rinuncia a vivere nella popolare Baker Street e risolve i suoi casi fra le eleganti dimore dell’alta società e i quartieri malfamati, facendosi beffe dell’ispettore Lestrade di Scotland Yard. G. K. Chesterton (“quello” di Padre Brown) che nel suo “Il club dei mestieri stravaganti”, fa risiedere il geniale Basil Grant, ex giudice al servizio di Sua Maestà che indaga su sordidi delitti irrisolti, in una soffitta di Lambeth. Poi c’è la Londra dell’indiscussa regina del giallo, Agatha Christie, che ha portato ai massimi livelli alcuni stilemi del romanzo di genere targato UK. Nella Capitale ambienta molte delle avventure dei suoi celeberrimi investigatori. Questa è una Londra più moderna, ma in cui i conflitti sociali sono ancora aperti. E poi c’è quella di Ian Fleming che celebra l’efficientissimo Secret Intelligence Service (l’M6) a cui appartiene 007. Solo per citare i più famosi, ma potremmo dilungarci per ore. Cercate quelle atmosfere, non sono mai del tutto tramontate.
Per tornare allo sport, Londra è la città dei 4 templi sportivi. Wimbledon per il tennis, il Lord’s Cricket Ground per il cricket, Wembley per il calcio e Twickenham per il rugby; senza contare l’Olympic. Non ci resta che darvi appuntamento il 18 settembre per la cerimonia inaugurale dell’ottava edizione della Rugby World Cup e ricordarvi che, sempre sul terreno della “Fortezza”, il giorno successivo, scenderanno Francia e Italia per il primo match degli Azzurri. Quale migliore occasione per visitare Londra. Vi aspettiamo!

Per saperne di più visitbritain.com

 

Francesca Lupoli

 

Leggi: Londra, parte 1  – Londra, parte 2

Scopri le altre mete della RWC 2015: Leeds – Exeter – Cardiff – Birmingham – Manchester – Newcastle – Gloucester – Leicester – Milton Keynes – Brighton

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