Il board starebbe trattando l’ingresso di London Welsh e London Scottish. E aspetta un milione di sterline dalla FIR
Irlanda, Galles e Scozia. Poi è arrivata l’Italia. E se arrivasse anche l’Inghilterra? La notizia viene rivelata dal settimanale britannico The Rugby Paper con il numero pubblicato oggi: London Scottish e London Welsh avrebbero iniziato una trattativa con il board celtico per il loro ingresso nella Guinness Pro12. Secondo il magazine sarebbero stati gli organizzatori del torneo a cui prendono parte Benetton Treviso e Zebre a contattare “in maniera molto informale” i due club inglesi. A spingere verso questa mossa sarebbe un piano commerciale ormai non più sostenibile per chi organizza il Pro12 e l’ingresso degli Exiles aprirebbe le porte di Londra al torneo. Cosa che inglosisce non poco, almeno chi ha in mano una cassa non troppo ricca.
Una opzione che sembra interessare di sicuro i Welsh, visto che Kevin Byron – principale azionista della squadra – dice a The Rugby Paper che “giocare in Pro12 è una idea interessante, vediamo cosa succede“, confermando di fatto che il dossier è quantomeno sul tavolo. Da non sottovalutare il fatto che la Premiership potrebbe molto presto dare il via libera al blocco del sistema di promozione/retrocessione per 5 anni.
Ma nell’articolo in questione c’è anche una parte che riguarda solo l’Italia. Si legge infatti che per il board celtico “al momento la priorità è l’urgenza di trovare la soluzione ai problemi irrisolti con le due squadre italiane, Treviso e Zebre, tra cui le accuse che gli italiani siano in debito di più di un milione di sterline con la società organizzatrice del torneo. E’ stata fissata una scadenza che pare termini prima della fine del mese”.
Un milione di sterline sono quasi 1,4 milioni di euro. Mica pochi…
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