Un cavillo del regolamento assegna il titolo di campione d’Europa solo a chi gioca la finale
Ha alzato quella coppa nel 2003, 2005 e 2010 con la maglia del Tolosa, nel 2013, 2014 e 2015 con il Tolone. D’accordo, fino a un anno fa si chiamava Heineken Cup e solo da quest’anno Champions, ma si tratta sempre del trofeo che va alla squadra più forte d’Europa. Frédéric Michalak ieri sera festeggiava su twitter il suo sesto trionfo ma subito è intevenuto l’EPRC: nel palmares del giocatore francese le coppe sono solo quattro.
E le altre due? La “colpa” sta nel regolamento del torneo, dove si dice in maniera inequivocabile che solo i giocatori presenti nella distinta della finale possono fregiarsi del titolo di campioni d’Europa.
Quindi uno può contribuire in maniera determinante al raggiungimento dell’ultimo atto della competizione da parte della propria squadra ma se un infortunio dell’ultimo minuto lo ferma non è campione d’Europa. Al contario: uno che non ha mai giocato prima ma che viene inserito nei 23 della finalissima è invece campione. Non molto furbo. E nemmeno giusto.
Ma carta canta. Rugbyrama sottolinea che Michalak nel 2010 e nel 2014 non era nella distinta, quindi… Ma Michalak è in buona compagnia, perché come fa notare il sito transalpino questa regola “toglie” il titolo di campione d’Europa a parecchi giocatori: Mermoz, Gorgodze, Delon Armitage, David Smith e il nostro Martin Castrogiovanni – tra gli altri – non potranno dire di aver vinto la Champions Cup 2015 anche se hanno giocato tutti diverse partite nel corso del torneo. Juan Martin Hernandez invece è stato impiegato solo la finale ma potrà fregiarsi del titolo…
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