I problemi di bilancio spingono la federazione a togliere i contributi ai tornei dei più piccoli
Finanze che sono un po’ così, cassa un po’ più vuota rispetto alle annate precedenti… inevitabile che la FIR pensi a fare economie, il che si traduce spesso con una parola: tagli. Il Gazzettino fa sapere che sotto la scure della FIR sono finiti anche i tornei di minirugby, compresi quelli più importanti come il “Milani” o il “Topolino”, quest’ultimo probabilmente uno degli appuntamenti rugbistici per i più piccoli più importanti del mondo e che il prossimo fine settimana porterà nella Marca oltre 6mila giocatori e centinaia di squadre.
“La Fir contribuiva pagando le spese degli arbitri: 30 il sabato e la domenica a Silea e Casale, dove giocano gli under 14, più 15 a Treviso per controllare l’operato degli educatori nelle categorie minori. Una spesa di circa 10-12 mila euro, secondo quanto riferito dagli organizzatori”, scrive il quotidiano veneto. Quello che colpisce è la motivazione data dalla federazione che in una lettera ha fatto sapere che “tale richiesta non sarà proponibile per gli anni successivi, nella considerazione di non volere creare situazioni di disparità nei riguardi delle numerose richieste di contribuzione personale allo scrivente da parte delle società organizzatrici dei numerosi tornei ufficiali regolarmente riconosciuti”. Insomma, per non far torto a qualcuno, i fondi non li do a nessuno. Un riequilibrio della distribuzione dei soldi sarebbe stato più comprensibile.
Forse risparmiando qualcosina, nemmeno molto, tra celtiche e sistema accademie… Alla fine il minirugby è la porta principale di ingresso a questo sport.
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