Rovigo e le altre verso lo scudetto: l’Eccellenza alla resa dei conti

Questo fine settimana si giocano le gare di andata delle semifinali. Lo stato di salute delle quattro protagoniste

ph. Pino Fama

ph. Pino Fama

Ci siamo, le quattro contendenti sono conosciute ormai da una settimana e sono noti pure gli incroci: Rovigo se la vede con le Fiamme Oro (sabato a Roma la gara di andata ore 18 e 10, diretta su RaiSport) mentre Mogliano e Calvisano (anche qui diretta tv su RaiSport e sempre alle 18 e 10, ma di domenica) daranno vita a un doppio scontro che – almeno sulla carta – si preannuncia più equilibrato e tirato di quello che mette di fronte rossoblu e cremisi, che ha invece un favorito assoluto.
Le semifinali dell’Eccellenza 2014/2015 sono queste. Tutto come previsto? Ni. Nel senso che Rovigo e Calvisano erano le protagoniste preannunciate del torneo e hanno confermato il loro ruolo. I veneti hanno finito la stagione al primo posto con merito, perché sono stati più regolari e hanno messo in mostra un’organizzazione efficace. Le uniche due sconfitte sono arrivate nella prima fase dell’anno e dopo il 20 dicembre il XV allenato da Filippo Frati ha sempre vinto.
I campioni d’Italia uscenti hanno avuto qualche passaggio a vuoto in più e anche alcune vittorie non hanno convinto del tutto. Il gioco sembra essere più monocorde e con meno variabili rispetto alle altre semifinaliste ma alla fine il Calvisano ha chiuso solo 4 punti sotto i rossoblu e qualcosa vorrà pur dire.

 

Mogliano era un mezzo punto di domanda: si sapeva che poteva fare un gran bene ma sulla sua capacità di resistere a giocare sotto pressione c’era qualche dubbio. Fugato. C’è stato un calo nella parte finale della stagione ma solo quando l’obiettivo play-off era già assicurato. La squadra di Properzi ha per alcuni tratti messo in mostra il gioco forse più bello del torneo e ha tutte le carte in regola per andare in finale e spuntarla.
Poi ci sono le Fiamme Oro, sorpresa annunciata del torneo assieme al San Donà. E sia i “poliziotti” che i veneti si sono messi alle spalle avversarie quotate come Viadana e Petrarca Padova giocandosi l’accesso alle semifinali fino all’ultimo minuto del campionato. Due i punti che hanno separato le due squadre alla fine: applausi sinceri e meritatissimi alla squadra romana guidata da un tecnico davvero preparato e capace di motivare il gruppo come pochi altri e che risponde al nome di Pasquale Presutti, ma applausi altrettanto sinceri e meritati anche al San Donà, protagonista di un torneo maiuscolo.

 

Prima gara in programma, come abbiamo visto, Fiamme Oro-Rovigo. Il tecnico cremisi Presutti legge così la sfida: “Non partiamo sicuramente da favoriti per questa partita ma ci siamo preparati bene e l’approdo ai playoff, per chi sospetti il contrario, non lo vediamo come un punto d’arrivo, bensì come uno stimolo a fare ancora meglio. Ce la giocheremo come sempre fino alla fine, anche perché per noi, e per me, giocare contro il Rovigo ha sempre avuto un gusto particolare. In campionato abbiamo perso entrambi gli incontri, ma a chi mi dice che non c’è due senza tre, io rispondo: speriamo di no!”.
La risposta di Filippo Frati non si fa attendere: “Abbiamo preparato questa semifinale come una partita di 160 minuti, giocheremo a Roma il primo tempo con la volontà di proporre il nostro rugby migliore grazie al quale abbiamo concluso la regular season al primo posto in classifica, forti di miglior attacco e miglior difesa del campionato. Siamo decisi quindi ad imporre il nostro gioco con ritmo ed intensità per tutta la durata dell’incontro. Serviranno tanta umiltà, disciplina rigorosa per non concedere calci di punizione all’infallibile cecchino Benetti e difesa attenta soprattutto nel gioco aereo”.

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