In mezzo a molti candidati irreali i nomi concreti sono quelli di due neozalendesi e un australiano
DUBLINO Nel quarto anniversario dalla storica rimonta nella finale di Heineken Cup di Cardiff contro i Northampton Saints (21 maggio 2011: 6-22 all’intervallo, 33-22 alla fine), Leinster si trova a una prima volta ben diversa: mai un capoallenatore era stato esonerato prima della scadenza del contratto. Mentre sui media ancora si tenta di capire quale sia stato il vero motivo (Gerry Thornley sull’Irish Times indica l’abbassamento degli standard di gioco in molte partite di Pro 12, non bilanciato abbastanza dalla bella prova della semifinale di Champions contro Tolone), è intanto iniziata la caccia al successore.
Moltissimi i nomi che circolano in queste ore, non pochi dei quali inseriti nella rosa solo perché sono allenatori da Leinster, anche se non hanno nessuna vera chance di andare all’Rds. Uno di questi è Conor O’Shea, che è stato per alcune ore fra i favoriti ma membri del suo staff agli Harlequins hanno smentito ogni interesse, anche perché ha un altro anno di contratto. Stesso discorso per Bernard Jackman, legato a Grenoble da una firma fino al 2017. È saltato fuori anche il francese Fabien Galthié, ipotesi in teoria possibile visto che è libero, anche se la nazionale francese non semba un’ipotesi remota.
La sensazione netta è che Leinster stia sì cercando il nuovo tecnico già da un po’, ma la decisione non sia presa. Altrimenti all’annuncio dell’interruzione del rapporto con O’Connor sarebbe coinciso quella del nome del nuovo tecnico. È il caso di Les Kiss, assistente di Joe Schmidt nella nazionale irlandese. Sarebbe stata una soluzione interna, perche non annunciarlo nello stesso momento? In questo caso però facile pensare che la federazione non voglia cambiare lo staff a meno di quattro mesi dal debutto mondiale.
Infine suggestiva la poco realistica l’ipotesi Ronan O’Gara. Chi dice che è possibile l’ex 10 di Munster cita l’ottimo rapporto con Sexton a Parigi, ma l’esperienza come allenatore sembra davvero troppo poca.
Alla fine i nomi veramente papabili sembrano quelli Robbie Deans, Jono Gibbes e Ewen McKenzie. Il primo sarebbe la scelta di un capo allenatore di lunga esperienza, un CV di primissimo livello (cinque titoli di Super Rugby in otto stagioni con i Crusaders non sono uno scherzo), ha manifestato interesse per l’Europa e la fama di allenatore con una filosofia offensiva e un gioco piacevole da vedere, queste ultime due caratteristiche sempre mancate ai boys in blue targati O’Connor. Deans allenerà i Barbarians contro la nazionale irlandese a Limerick la prossima settimana. Facile ipotizzare che sarà bombardato di domande sulla panchina di Leinster appena scenderà dall’aereo.
Un altro nome possibile è quello di Jono Gibbes, attuale allenatore degli avanti di Clermont e già allenatore degli avanti di Leinster fra il 2008 e il 2014. Figura molto rispettata nell’ambiente dubliner, tornerebbe nell’isola seguendo la strada di Joe Schmidt, anch’egli scelto nel 2010 quando era assistente a Clermont.
Infine Ewen McKenzie. Tre le ragioni che fanno ritenere possibile la scelta del 49enne ex allenatore della nazionale australiana: in questo momento non è a contratto, era già stato accostato alla panchina della nazionale irlandese quando fu scelto Schmidt e, come Deans, ha un gioco offensivo e piacevole.
di Damiano Vezzosi
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