Si dovevano tenere ieri e oggi, rimandate in autunno. E dal Miur fanno sapere: “Problemi contabili”
Gare di venerdì, finali sabato e gita all’EXPO di Milano domenica. Questo il programma per circa 600 giovani rugbisti impegnati nella fase finale nazionale dei Giochi della Gioventù a Parma, almeno per quello che riguarda il rugby. Invece, all’ultimo momento, non se n’è fatto nulla. A rivelarlo è Repubblica.it, che fa sapere che a far saltare tutto è stato il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) per “ragioni contabili”. Soldi insomma. Le gare non sono state cancellate e i ragazzi – provenienti da ben 13 regioni – potranno affrontarsi a settembre. Pare. Tutto era pronto, le prenotazioni fatte, alberghi e ristoranti preallertati ma a sole 48 ore dal via è saltato tutto.
Il sito del quotidiano romano pubblica una nota del Miur: “Il preventivo dei costi è arrivato al Ministero solo pochi giorni prima della data ipotizzata per lo svolgimento delle gare. Un margine temporale insufficiente all’approvazione contabile della spesa, senza contare che l’organizzazione di una manifestazione così importante richiede l’attivazione della collaborazione attiva di tutti gli Uffici Scolastici Regionali. Per questa ragione, le gare sono state spostate a settembre e dello spostamento è stata data notizia a tutti i soggetti coinvolti, dando a tutti la possibilità di partecipare”.
Questa invece la risposta della FIR, per bocca di Tullio Rosolen: “I preventivi li hanno chiesti loro all’ultimo momento, ma potevano comunque comunicarci lo spostamento della data almeno un mese fa. Tutti avrebbero potuto organizzarsi diversamente, e la delusione sarebbe stata un po’ meno forte”.
Il rugby non è l’unico sport “colpito”, con pallavolo e Fiso (Federazione italiana sport orientamento) che hanno subito lo stesso trattamento. E potrebbero non essere le uniche. Com’è quella cosa della mancanza di cultura sportiva nelle scuole italiane?
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