I Galletti alla Coppa del Mondo: l’orgoglio di tre finali e l’amarezza di non aver conquistato la Web Ellis Cup
Les Bleus hanno partecipato a tutte e sette le edizioni della Coppa del Mondo. Se esistesse una “classifica generale” della RWC si collocherebbero al 5° posto (tre volte secondi – nonostante le tre finali giocate non sono mai riusciti a sollevare il trofeo dedicato a Web Ellis -, un terzo e un secondo piazzamento).
Il destino iridato della Francia si è spesso scontrato con quello della Nuova Zelanda: in due occasioni fu il colore nero a prevalere, entrambe le volte nella finalissima, nel 1987 e nel 2011 (rispettivamente 29-9 e 8-7), mentre nel 1999 (43-31) e nel 2007 (20-18) fu il blu ad avere la meglio. Nel 1999 furono i Wallabies a imporsi per 35-12. Anche nel 1999 i cugini d’Oltralpe sono arrivati in finale, ma ancora una volta le cose andarono male, colpa dell’Australia di Gregan e Larkham che, al Millennium Stadium, vinse 35-12. Nelle altre partecipazioni: un’eliminazione ai quarti contro l’Inghilterra (19-10 nel 1991) e ben tre in semifinale, una con il Sudafrica (19-15 nel 1995) e due con il quindici della rosa (24-7 nel 2003 e 14-9 nel 2007). La sconfitta del 1995 sollevò molte polemiche per l’annullamento all’ultimo minuto di una meta francese apparentemente regolare. Ecco il filmato di quella discussa azione.
RWC 1995: Sudafrica-Francia, meta annullata ai Bleus
DIAMO I NUMERI: LA SQUADRA
I Galletti hanno giocato in tutto 43 match iridati vincendone 30, perdendone 12 e pareggiandone 1, per un totale di 1.354 punti segnati e 770 subiti. Il punteggio più largo è quello ottenuto contro la Namibia nel 2007 a Tolosa, quando allo scadere del tempo il tabellone segnava un impietoso: 87-10; questo match rappresenta anche il record di mete segnate dai Bleus nell’arco di ottanta minuti iridati (13, tante quante le mete segnate allo Zimbabwe nel 1987). La peggiore sconfitta è il 40-13 subito dalla Nuova Zelanda nella finalina del 2003. Anche se, a parziale discolpa, va detto che giocare quella partita è l’incubo di ogni giocatore…
DIAMO I NUMERI: I GIOCATORI
Sul fronte presenze, il record spetta al tallonatore Raphael Ibanez che, tra il 1999 e il 2007, ne ha collezionate ben 18, seguito dall’altra prima linea Jean-Baptiste Poux e dal centro Rougerie, entrambi a quota 17; al terzo posto, con 16 partecipazioni, troviamo le due terze linee Harinordoquy e Pelous. A Ibanez spetta anche il record di presenze da capitano (11); ben staccati sono il terza linea di Tolosa, Dusautoir, e Saint-Andre, entrambi fermi a 6.
Per quanto riguarda l’età, il più giovane galletto a scendere in campo ai Mondiali è il mediano di mischia dello Stade di Tolosa Jean-Marc Doussain che esordì nella finale del 2011 contro la Nuova Zelanda all’età di 20 anni e 253 giorni, esattamente un mese più giovane di Alain Carminati che, nel 1987, giocò a 20 anni e 284 giorni. Al terzo posto Michalak che, contro Fiji nel 2003, calpestò il terreno iridato cinque giorni prima di compiere 21 anni. Dalla parte opposta di questa classifica troviamo la seconda linea Francis Haget, sceso in campo nel 2007 contro Fiji all’età di 37 anni e 249 giorni.
Sul fronte punti, ai primi due posti troviamo (ma dai!) due aperture: Thierry Lacroix (124 in 9 presenze) e Michalak (103 in 12 caps iridati). Il record di mete vede il dominio dei triangoli allargati: guida l’ala di Tolosa Vincent Clerk con 11 marcature, seguito da Dominici con 8.
LA VITTORIA CONTRO I WALLABIES NEL 1987 E LE PAROLE DI BLANCO
Tra le partite che resteranno per sempre nella memoria e nel cuore dei tifosi francesi c’è sicuramente la semifinale nel 1987 a Sidney contro l’Australia. I Wallabies partivano col favore assoluto del pronostico, al punto che la federazione australiana aveva già prenotato il volo di ritorno e l’hotel per Auckland (dove si sarebbe tenuto l’atto finale della prima Coppa del Mondo). Le cose andarono diversamente e, al termine di una sfida epica, furono i galletti a trionfare per 30-24.
La vittoria sui Wallabies arrivò anche grazie a quella che verrà considerata la meta più bella della prima edizione del Mondiale, marcata da Serge Blanco, uno dei grandi protagonisti di quel match e di quella edizione. Blanco, casse 1958, talentuoso e controverso, ha collezionato 93 caps con la maglia Bleus segnando in tutto 233 punti e marcando 38 mete (di cui due al Mondiale, di cui una in quella celebre partita). Blanco è uno di quegli eroi romantici un po’genio e sregolatezza, di quelli che o ami o non sopporti. Aveva l’abitudine di fumare subito prima di entrare in campo e, al posto della divisa di squadra, preferiva indossare una comoda tuta. Dopo la doccia e la conferenza stampa post vittoria contro l’Australia, racconta Blanco, tutti i giocatori francesi sono tornati sul campo del Concord Oval Stadium di Sidney, ormai deserto, e lì la squadra ha intonato per una buona mezzora cori della tradizione basca.
Ecco il video della meta.
RWC 1987: il Torneo di Serge Blanco
LE SFIDE CONTRO GLI ALL BLACKS
Come già ricordato in apertura, il confronto tra Francia e Nuova Zelanda è una delle costanti della storia della Coppa del Mondo ovale. Il bilancio riporta: tre vittorie per la Nuova Zelanda (conseguite in altrettante finali, di cui una per il terzo-quarto posto) e due per la Francia (nella semifinale del 1999 e nei quarti del 2007). Proprio quest’ultima partita, vinta 20-18, rappresenta un altro dei momenti più belli della storia mondiale dei Blues. La sfida psicologica s’innesca prima del drop iniziale, con i Galletti che fronteggiano la haka da un metro di distanza. La riproponiamo in questo video, seguito dalle immagini della splendida vittoria nella semifinale del 1999.
RWC 2007: Francia-Nuova Zelanda, la Haka affrontata
RWC 1999: Francia-Nuova Zelanda, highlights
Roberto Avesani
Scopri le altre squadre del Torneo sino ad ora pubblicate: Inghilterra – Nuova Zelanda – Italia – Argentina – Australia – Galles – Irlanda – Scozia – Sudafrica – Samoa – Fiji – Romania, Costa d’Avorio, Georgia e Giappone
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