Il 2 giugno scatta il Mondiale U20, in campo anche giocatori già affermati. In pole Nuova Zelanda, Inghilterra e Sudafrica
Quattro anni di dominio Nuova Zelanda, poi il Sudafrica e infine l’Inghilterra per due anni consecutivi. La World Rugby Under 20 Championship conoscerà il giorno 20 giugno dopo la finale di Cremona la nuova squadra campionessa del mondo a livello Junior. In mezzo, altri 29 partite di assoluto livello, con tanti campioni del futuro (alcuni già di oggi) in campo. Del resto, basta scorrere la lista dei vincitori del premio Junior Player of the Year per capire quale sia il livello della competizione: in ordine cronologico dal 2008 ad oggi, Luke Braid, Aaron Cruden, Julian Savea, George Ford, Jan Serfontein, Sam Davies e Handré Pollard. L’ultima volta che l’edizione si è tenuta in Italia, in Veneto nel 2011, gli spettatori presenti allo stadio e i telespettatori da casa hanno potuto vedere all’azione tali Piutau, Saili, TJ Perenara, Anscombe, Cane, Luatua e Barrett, Mako Vunipola, Farrell, Ford, Wade, Launchbury, Yarde, Vahaamahina, Plisson, Buttin e Doussain. E ci fermiamo qui. Chi riuscirà ad impedire ai baby inglesi la terza vittoria consecutiva, ma soprattutto ci sarà una quarta squadra in grado di aggiudicarsi il titolo più importante della Giovine Ovalia?
Per gli Azzurrini di coach Troncon sarà davvero dura fin da subito. L’Italia è inserita nel Pool B assieme ad Australia, Sudafrica e Samoa. I Baby Boks nelle ultime tre edizioni sono sempre saliti sul podio: primi nel 2012, terzi nel 2013, sconfitti in finale l’a scorsa edizione. A far paura il pack sudafricano, con i giocatori Sharks Thomas du Toit e Daniel du Preez, cui si aggiunge il capitano Hanro Liebenberg, numero otto Bulls. Tra i Wallabies, invece, occhi puntati su Lolo Fakaosilea, flanker dei Reds, e Andrew Kellaway dei Waratahs.
Nella Pool A a darsi battaglia Galles, Inghilterra e Francia, con il Galles promosso dal Throphy candidato a squadra materasso. In Francia occhio al terza linea Sekou Macalou (fresco di firma per lo Stade Francais, e che lascia il Massy ultimo in ProD2) e che quest’anno ha indossato la maglia Bleus alle Seven World Series. Nei Dragoni ci sarà invece l’ala Dafydd Howells, già due caps con la nazionale maggiore nel tour 2013 in Giappone.
La Pool C vede favorita su tutti la Nuova Zelanda, con Scozia e Irlanda pronte a mettere i bastoni tra le ruote. Tra i Baby Blacks Anton Lienert-Brown, centro Chiefs, e Tevita Li, utility dei Blues. Riusciranno ad imporsi i tutti neri dopo tre anni di digiuno?
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