Ai Sarries basta un mostruoso primo tempo (e un gran Farrell) per piazzare il gap decisivo
Pronti via e i Sarcens marcano con Farrell. Bel multifase, difesa sotto pressione e l’apertura inglese dai dieci metri si infila tra le maglie larghe per marcare in solitaria. Al minuto ’15 Jamie George festeggia al meglio la chiamata nel gruppo iridato: brutta trasmissione Bath, il pallone arriva nelle mani del numero due che corre e schiaccia. Farrell allunga dalla piazzola, imitato da Ford che mette i primi tre punti del match dei suoi. Alla mezzora la terza meta Sarries. Lunga e confusa azione con doppio intercetto nello stretto lungo il lato corto e magia di Strettle al piede per non commettere in-avanti , l’ovale viaggia al largo fino a Cole che serve Wyles. L’ala deve solo entrare in ala di meta e schiacciare. Bath carica a testa bassa ma Burgess perde l’ovale a contatto e la difesa in maglia bianca sale mettendo una pressione pazzesca. Palla in mano invece Hargraves e compagni sono sempre pericolosi, attaccano lo spazio e muovono bene. In finale di tempo dopo buona percussione della linea veloce arriva l’ostruzione senza palla di una difesa Bath in costante pressione. Farrell non sbaglia e i primi quaranta si chiudono sul 25-3 Saracens, gap in assoluto più alto all’intervallo di una finale di Premiership.
In avvio di ripresa Ford dalla piazzola ne mette tre dopo buona rolling maul del suo pack, ma sul restart i Saracnes sono già nella metà campo avversaria. E lì si resta, fino alla prova di forza in mischia ordinata che permette ai biancoblu di risalire il campo. Il momentum è positivo, Ford sale in cattedra con due finte che portano a due break, dopo serie di pick and go ai cinque metri Joseph esce magistralmente dal frontale battendo piedi e avversario. 25-13 e match riaperto. I Saracens sono molto più indisciplinati, e Ford riduce il gap a nove punti in ingresso di ultimo quarto. Risponde Farrell punendo il fuorigioco di Devoto. Bath attacca ma superare la rush defence Sarries è dura. Ford ci prova ora al piede ora invitando con sponde interne negli angoli inevitabilmente lasciati scoperti, ma nell’uno contro uno i carrier non hanno mai vita facile. A sei dal termine su chip di Hodgson Ashton prima fa una magia in reverse pass, poi nel raccogliere l’ovale che potrebbe ammazzare Bath commette in avanti. Ma ormai pero i suoi hanno la mano sulla partita, e Hodgson vende metà campo fino al fischio finale. Finisce 28-16. I Saracens, entrati per il rotto della cuffia ai playoff, sono campioni di Inghilterra 2014/15.
Di Roberto Avesani
Bath: 15 Anthony Watson, 14 Semesa Rokoduguni, 13 Jonathan Joseph, 12 Kyle Eastmond, 11 Matt Banahan, 10 George Ford, 9 Peter Stringer, 8 Leroy Houston, 7 Francois Louw, 6 Sam Burgess, 5 Dave Attwood, 4 Stuart Hooper (c), 3 David Wilson, 2 Ross Batty, 1 Paul James
Riserve: 16 Rob Webber, 17 Nick Auterac, 18 Henry Thomas, 19 Dominic Day, 20 Matt Garvey, 21 Carl Fearns, 22 Chris Cook, 23 Ollie Devoto
Marcatori Bath
Mete: Joseph (51)
Conversioni: Ford (51)
Punizioni: Ford (26, 44, 60)
Saracens: 15 Alex Goode, 14 Chris Wyles, 13 Duncan Taylor, 12 Brad Barritt, 11 David Strettle, 10 Owen Farrell, 9 Richard Wigglesworth, 8 Billy Vunipola, 7 Jacques Burger, 6 Maro Itoje, 5 George Kruis, 4 Al Hargreaves (c), 3 Petrus du Plessis, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
Riserve: 16 Schalk Brits, 17 Richard Barrington, 18 Juan Figallo, 19 Jim Hamilton, 20 Jackson Wray, 21 Neil de Kock, 22 Charlie Hodgson, 23 Chris Ashton
Marcatori Saracens
Mete: Farrell (5), George (13), Wyles (31)
Conversioni: Farrell (5, 31)
Punizioni: Farrell (21, 37, 60)
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