Problemi di tempi e di costi: il nuovo stadio Olimpico di Tokyo non sarà come inizialmente previsto
Il progetto che abbiamo visto nei mesi scorsi è di quelli avveniristici ma quello che poi vedremo effettivamente realizzato sarà un po’ diverso. Il Giappone punta infatti a costruire una stuttura ridimensionata per lo stadio che ospiterà le Olimpiadi 2020 di Tokyo nonché la finale del Mondiale di rugby. A spingere in questa direzione, manco a dirlo, sono problemi di soldi: il ministro dello Sport del governo nipponico, Hakubun Shimomura, ha fatto saper che la decisione è stata presa sia per i costi che per i tempi ormai stretti.
A non essere completato sarà il tetto apribile e sugli 80mila posti a sedere previsti ben 30mila saranno temporanei. La struttura firmata dall’architetto Zaha Hadid è stata criticata per diomensioni e costi sin dalla sua presentazione.
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