Decisive due mete di punizione in piena ripresa. Gli avversari falliscono il calcio della vittoria
Parte bene l’Italia che da restart ottiene il calcio di punizione che vale i primi tre punti del match. Tutti i venti minuti successivi sono di marca isolana, con gli ospiti che vanno in meta alla bandierina con Titata, e che aggiungono sei punti dalla piazzola causati dall’indisciplina azzurra. I ragazzi di Troncon palla in mano scelgono ed eseguono male, perdendo diversi possessi al piede. Al minuto ’25 Minozzi, subentrato ad Azzolini placcato duro, accorcia dalla piazzola, mentre pochi minuti più tardi il calciatore avversario è impreciso e si resta sul 6-13. Nel finale di tempo Lucchin marca dopo una serie di pick and go e allargamento, ma il direttore di gara si consulta con gli assistenti ed annulla. I primi quaranta si chiudono così sul 13-6 Samoa.
In avvio di ripresa gli Azzurrini tengono l’ovale ma pasticciano e sono fallosi. Samoa ne approfitta per risalire il campo al piede e metterne altri tre. Il pack azzurro ci prova in cassaforte direttamente da touche ma arriva corto, la pressione sulla difesa isolana è tanta e gli ospiti restano in 14 per il giallo a Dowsing. Una serie di mischie e rolling maul mettono in difficoltà il pack isolano, fino a che al minuto ’56 non arriva la meta di punizione, che convertita porta lo score sul 16-13 Samoa. Tre minuti più tardi gli ospiti allungano di nuovo dalla piazzola, ma a dieci dal termine sale sugli scudi la mischia azzurra. Da touche maul, e con gli avversari in 13, arriva la seconda meta di punizione, che convertita vale il 20-19. Samoa si ributta in avanti con mischie e pick and go in piena zona rossa, ma un fallo dei sostegni permette agli Azzurrini di risalire al piede a tre dal termine. Non è finita perché Samoa ad uno dal termine ci prova col piede ma sbaglia. Finisce 20-19 per l’Italia, che resta dell’élite del rugby Juniores.
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