Trequarti pazzeschi e due animali da breakdown come Pocock e Hooper. Ma senza i primi cinque la strada sarà in salita…
Sono passati otto mesi da quando Michael Cheika è approdato sulla panchina dell’Australia prendendo il posto di Ewen McKenzie. L’ex petrarchino può contare su uno staff di primissimo livello, che comprende anche Stephen Larkham e Nathan Grey, mentre mancherebbe solo l’ufficialità per quanto riguarda l’ingresso di Mario Ledesma come allenatore della mischia. Nel tour di novembre dello scorso anno i Wallabies hanno raccolto due vittorie (Barbarian e Galles) e tre sconfitte (Francia), dando in generale una buona impressione. Il Mondiale è però dietro l’angolo, e per Cheika sarà vitale dare una più precisa identità alla propria squadra, tanto più adesso che vi è disposizione un giocatore come Giteau. Che Australia vedremo durante il Championship?
Una prima indicazione è arrivata con le convocazioni in vista dell’esordio. Tra gli esclusi vi sono Palu, il mediano di mischia White ma soprattutto il centro Lealifano. Ma con l’ingresso di Giteau le opzioni si sprecano e a leggerla sulla carta la rosa dei trequarti è di quelle pazzesche. Le scelte davvero obbligate sono poche (forse solo Folau ad estremo, ma non per forza), i giocatori che possono ricoprire più ruoli molti (Toomua, Beale e Ashley-Cooper, con quest’ultimo che un posto dal primo minuto lo avrà quasi certamente). L’opzione a cui è più facile pensare è quella del doppio play con due tra Toomua, Beale, Foley e Giteau a contendersi il posto (Cooper in questo momento è un passo indietro), e a questo punto servirebbe un tredici di impatto come Kuridrani, scelta che costringerebbe a schierare AA Cooper ad ala, dove tra l’altro per l’esordio non ci sarà Speight per squalifica (difficile vedere Cummins dal primo minuto). Starà a Cheika fare le sue scelte, in base anche all’avversario di giornata (contro il Sudafrica si potrebbe per esempio vedere un doppio estremo rispetto adue ali tradizionali contro l’Argentina).
Ma al di là di quello che succederà dietro, sarà importante trovare consistenza, avanzamento e conquista tra i primi cinque, dove è tornato Mumm. Se il pack farà bene il suo compito, allora dalla linea veloce arriveranno certamente metri guadagnati e mete. Anche perché in terza linea verosimilmente ci saranno Pocock e Hooper, due cacciatori formidabili in grado di fornire un discreto numero di turnover ball. E con i contrattaccanti che ci sono dietro, lo spettacolo è assicurato.
Di Roberto Avesani
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