La squadra di Hansen è quella che arriva meglio all’appuntamento. E con una Naholo in più tutto sarà più facile…
In tre anni di Rugby Champi0nship, ovvero da quando il format del torneo è stato allargato comprendendo l’Argentina, la Nuova Zelanda ha vinto 16 dei 18 incontri giocati, perdendone uno (l’ultimo in ordine di tempo, quello contro il Sudafrica) e pareggiando l’altro. Tutte e tre le edizioni sono state vinte dagli All Blacks, che si presentano al via del torneo 2015 ancora una volta da favoriti. Per profondità, qualità del gioco, e anche perché le altre tre compagne hanno visto giorni migliori. A pochi mesi dal Mondiale, la squadra di Hansen si presenta come quella meglio collaudata e che più chiare le idee in testa. Cosa provare, allora, durante questo Championship?
La formazione scelta per l’esordio contro i Pumas è già di per sé indicativa. Pochissimi dubbi nei primi otto (questo su per giù il pack ideale), qualche esperimento nella linea veloce. Dopo la finale del Super Rugby Aaron Smith prende un turno di riposo mentre TJ Perenara no, con il giovane mediano Hurricanes che giocherà la partita della vita per mettere dubbi nella testa di Hansen (ma Smith è ad oggi un gradino sopra). A numero dieci (contro l’Argentina e al Mondiale) va Dan Carter, per trovare da subito la migliore confidenza con la squadra. A centri una coppia dall’alto tasso di spettacolo, imprevedibilità, ma anche potenziali forzature ed isolamenti, ovvero Sonny Bill Williams-Nonu, con quest’ultimo spostato a 13. Triangolo allargato con Dagg che dà riposo a Ben Smith, Piutau e il debuttante Naholo. Chi si aspettava di vedere la coppia Naholo-Savea è rimasto deluso, ma comunque anche con Piutau le opzioni da prima fase si sprecano. Considerando i due centri e l’ala interna, sono tre i potenziali scassinatori, e sarà interessante vedere quali movimenti Hansen abbia pensato, anche utilizzando i quattro come primi ricevitori nel multifase. Non solo, uno dei pochi giocatori che potrebbero irrompere nel quindici ideale è proprio Naholo, che cercherà di convincere Hansen a dargli fiducia anche a settembre.
Ma al di là di tutto, anche considerando lo stato di forma e gli infortunati delle altre squadre, McCaw e compagni non dovrebbero avere grossi problemi a far loro la quarta edizione del Championship. La coperta è lunghissima e soprattutto ha nei 23 lo stesso spessore dei 15. Possono solo perderlo loro, verrebbe da dire…
Di Roberto Avesani
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