Il Board mondiale fa i conti con l’evento nipponico e stila la lista delle alternative per la finale della WRC 2019
Oggi in quel di Kuala Lumpur (Malesia), il Comitato Organizzatore della Rugby World Cup 2019 e una rappresentanza del CIO si incontreranno per fare il punto della situazione sugli eventi sportivi che il Giappone ospiterà nel prossimo lustro. Dalla RWC alle Olimpiadi 2020 di Tokyo il passo infatti è breve, ma attualmente ricco di difficoltà.
La più grande asperità da superare in questo momento, come riporta Le Midy Olimpique, è quella legata al ritardo nella costruzione dello stadio che doveva in origine ospitare la finale della Coppa del Mondo di rugby ma che sarà pronto solo nel 2020, in tempo per i Giochi Olimpici.
Un problema per il quale Brett Gosper, CEO di World Rugby, si è già messo all’opera cercando delle valide alternative pur manifestando un po’ di disappunto:” Non nascondo che la delusione sia tanta. Collegare le due rassegne sportive con un’ideale viaggio-sportivo di qualche mese sarebbe stato fantastico, ma tant’è. Abbiamo visto che lo stadio di Yokohama, con 72mila posti a sedere e costruito per i Mondiali di calcio del 2002, è un impianto adatto alle nostre esigenze e quindi lo terremo in forte considerazione per la finale della Coppa del Mondo 2019. Urge, ad oggi, trovare basi solide su cui pianificare il futuro”.
Parole dure quindi che fanno il paio con quelle rilasciate da illustri architetti alcune settimane fa, che definirono la spesa prevista per l’impianto una cosa irrealizzabile e insostenibile.
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