Gli Highlanders sfiorano il colpaccio all’Aviva Stadium e cedono solo nei minuti finali. Gli azzurri sono avvertiti
DUBLINO L’Irlanda continua ad alimentare nei propri tifosi sogni di gloria mondiale battendo la Scozia nel secondo test match. Dopo la passeggiata in Galles però gli highlanders hanno creato molti problemi alla squadra di Joe Schmidt, che ha avuto la meglio solo nel finale e si è dimostrata più fragile del solito in difesa.
L’Irlanda ha in campo solo sei dei protagonisti del 40-10 dello scorso marzo che valse il secondo 6 Nazioni consecutivo: Tommy Bowe, Jared Payne, Luke Fitzgerald, Mike Ross, Devin Toner e Sean O’Brien. La Scozia ne schiera quattro (David Denton, Jim Hamilton, Ryan Grant e Blair Cowan) e arriva con una fiducia ancora molto alta nel coach Vern Cotter, che ha appena firmato il rinnovo del contratto fino al 2017 nonostante le zero vittorie nell’ultimo 6 nazioni. Il coach non ha ancora ridotto il numero dei giocatori a sua disposizione, 46. Molti di quelli che scendono in campo sapevano di essere all’ultima occasione per convincere il coach a dare loro una maglia per i mondiali. La risposta del pubblico è bassa: sugli spalti 40mila spettatori scarsi.
Si inizia a ritmo decisamente basso, anche se la Scozia si dimostra subito molto solida, soprattutto in difesa e mischia ordinata. L’Irlanda si affida al piede di Madigan e ai guizzi di Zebo; l’ala di Munster è ancora tutt’altro che sicuro di di un posto nella squadra per il mondiale. La difesa scozzese cede però al primo affondo deciso dei verdi. È il minuto quindici quando Chris Henry schiaccia al termine di una serie di cariche di D’Arcy e O’Brien, orchestrate da Madigan, che trasforma. La Scozia non si scompone e, dopo aver fermato ferma con una difesa attenta alcune belle azioni alla mano dei verdi, va in meta al 32′ con Blair Cowan che schiaccia nell’angolo destro. L’azione è favorita da una splendida carica di Denton che travolge Mike Ross aprendo lo spazio decisivo. Peter Horne trasforma da posizione molto angolata e al 33′ è 7-7. La Scozia prende fiducia, continua a spingere e va in piazzola al 37′, ma Peter Horne manda a lato dai 38 metri. Un trattenuto ferma la Scozia a pochi metri dalla seconda meta al 38′ e si va al riposo sul 7-7, ma con gli ospiti in vantaggio “ai punti”.
La Scozia è più determinata anche all’inizio del secondo tempo e va quasi subito in meta con capitan Prygos al termine di una lunga serie di cariche che la difesa di casa non riesce a contenere. Al 45′ è 12-7 per la Scozia, complice la mancata trasformazione di Horne. Nell’azione della meta si infortuna il numero 1 Ryan Grant, uscito in barella. Gli Highlanders stanno bene e si vede, dal momento che si permettono anche alcuni calcetti a scavalcare, degni di solito di altre latitudini. Stupisce in particolare Tim Visser, che mette in grande difficoltà Tommy Bowe tutte le volte che se lo troava davanti. L’Irlanda fatica a reagire per molti minuti, fino a quando Sean O’Brien suona la carica con un paio di cariche delle sue. Fallo scozzese, l’Irlanda sceglie la rimessa dai cinque metri e il carretto travolge gli ospiti, facendo schiacciare Sean Cronin. Madigan trasforma riportando l’Irlanda avanti al 55′: 14-12. La Scozia reagisce subito e si guadagna una punizione sui 30 metri che Horne non sbaglia: Scozia avanti 15-14 al 60′.
A quel punto sale in cattedra Madigan che orchestra l’attacco magistralmente lanciando prima Dave Kearney, appena entrato, e poi Simon Zebo, che con ogni probabilità si conquista un posto in squadra con un bello slalom concluso con la meta. Madigan trasforma il 21-15. Poco dopo è invece D’Arcy a perdere l’aereo per Londra mancando un placcaggio non difficile su Peter Horne. Il centro scozzese va in meta, Ruaridh Jackson trasforma e gli ospiti al 65′ sono di nuovo avanti 22-21. Le emozioni non sono finite: un gran calcio verso sinistra di Madigan viene preso al volo e schiacciato in meta da Luke Fitzgerald al 70′, Madigan trasforma ancora e a meno di 10 minuti dalla fine è 28-22 per i verdi. Poco dopo Madigan, autore di una grande prestazione in regia, sbaglia il primo calcio della sua partita. La Scozia ci prova fino all’ultimo, conquistando una punizione sui 22 e mandandola in fallo laterale proprio all’80’, ma le successive cariche non producono risultati.
Finisce 28-22 per l’Irlanda ma la Scozia ha impressionato. Jacques Brunel e gli azzurri sono avvertiti.
Irlanda: 15 Simon Zebo, 14 Tommy Bowe, 13 Jared Payne, 12 Gordon D’Arcy, 11 Luke Fitzgerald, 10 Ian Madigan, 9 Isaac Boss, 8 Sean O’Brien (c), 7 Chris Henry, 6 Jack Conan, 5 Dan Tuohy, 4 Devin Toner, 3 Mike Ross, 2 Sean Cronin, 1 Dave Kilcoyne
Riserve: 16 Richardt Strauss, 17 Michael Bent, 18 Nathan White, 19 Paul O’Connell, 20 Jordi Murphy, 21 Eoin Reddan, 22 Paddy Jackson, 23 Dave Kearney
Mete: 15′ Chris Henry, 54′ Sean Cronin, 60′ Simon Zebo, 70′ Luke Fitzgerald
Trasformazioni: 17′, 55′ 61′, 71′ Madigan
Scozia: 15 Ruaridh Jackson, 14 Sean Lamont, 13 Richie Vernon, 12 Peter Horne, 11 Tim Visser, 10 Greig Tonks, 9 Henry Prygos (c), 8 David Denton, 7 Hugh Blake, 6 Blair Cowan, 5 Grant Gilchrist, 4 Jim Hamilton, 3 Jon Welsh, 2 Fraser Brown, 1 Ryan Grant
Riserve: 16 Ross Ford, 17 Gordon Reid, 18 Mike Cusack, 19 Rob Harley, 20 John Barclay, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Duncan Weir, 23 Matt Scott
Mete: 32′ Blair Cowan, 44′ Henry Prygos, 63′ Peter Horne
Trasformazioni: 33′ Peter Horne, 65′ Ruaridh Jackson
Punizione: 60′ Peter Horne
Arbitro: Pascal Gauzère (France) Assistenti: Jérôme Garcès (France), Marius Mitrea (Italy). TMO: Graham Hughes (England)
di Damiano Vezzosi
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