Per l’impianto resta il nodo dei finanziamenti. E il tecnico: due finali con squadre rivoluzionate, Botha non ha esperienza
Due le questioni che tengono banco in questi giorni nella città rossoblu: i lavori al Battaglini e il dopo Frati.
Battaglini: dopo la polemica degli scorsi giorni sollevata dal patron del Rovigo Zambelli in merito ai lavori allo stadio Battaglini, in cui il numero uno rossoblu aveva addirittura paventato l’ipotesi di lasciare se il Comune non avesse preso in mano la situazione dando una svolta allo stallo, arriva dalle pagine dei quotidiani locali la risposta delle istituzioni. Come si legge sull’edizione di Padova e Rovigo del Corriere del Veneto, tre assessori del Comune hanno dato appuntamento al Presidente dei Bersaglieri per i primi di settembre: “per il 2016 il Battaglini è una delle priorità”, ha dichiarato l’Assessore ai Lavori Pubblici Saccardin. Il ruolo dell’Amministrazione, si legge, sarebbe quello di condurre le trattative tra società e Fondazione Cariparo, che metterebbe a disposizione 400.000 Euro per ” l’impianto di irrigazione automatica, i nuovi infissi degli spogliatoi e degli uffici del primo piano, la creazione di una sala didattica e la ristrul turazione degli spogliatoi delle giovanili”. Altro mezzo milione di Euro arriverebbero per creazione di una nuova tribuna, palestra e museo del rugby.
Sulla Voce di Rovigo, invece, si legge che un precedente accordo non scritto tra l’allora Commissario Ventrice e Zambelli per portare alla società 80.000 Euro dalle casse comunali sarebbe stato stralciato dall’Amministrazione in quanto “patto tra gentiluomini” legalmente non vincolante. Inoltre, si legge che Asm Set, società del Comune, diventerà nuovo main sponsor della squadra.
Frati: dopo che nei giorni scorsi Naas Botha si era detto disponibile ad allenare la squadra, arriva da La Voce di Rovigo la risposta di coach Frati. “Prima di tutto bisogna prender atto che il nome di Naa Botha è uscito da un quotidiano online e non da persone coinvolte nella dirigenza”, dice il tecnico. “E’ difficile pensare che un club importante come Rovigo possa essere affidato ad un giocatore che ha smesso di giocare 25 anni fa senza nessuna esperienza da allenatore“. Molto rispetto nei confronti di Bootha (“forse il migliore che il nostro campionato abbia mai avuto”), ma Frati difende il suo operato: ” Ho sempre raggiunto la finale con due squadre diverse rivoluzionando la rosa ogni anno”.
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