Il 26 agosto 1995 è una data storica per il rugby, che da allora è cambiato tantissimo
Esattamente 20 anni fa, il 26 agosto 1995, il rugby compiva il suo passo definitivo verso il professionismo. L’annuncio era stato dato dall’International Board a fine giugno, a ridosso della finale del Mondiale 1995, ma la palla ovale divenne “open” di fatto proprio il 26 agosto di quell’anno.
La scelta – discussa e anche contestata – più profonda e radicale, che più di tutte ha modificato il gioco e questo sport consentendo agli atleti stessi di avere una base solida su cui costruire la carriera fra allenamenti infrasettimanali e partite nei week-end; senza provare a far “convivere” gli impegni lavorativi con quelli ludici.
Ovviamente il processo non è stato immediato e ha conosciuto tempi e step diversi a seconda della latitudine e delle situazioni contingenti.
E tra i primi i giocatori irlandesi che, come racconta oggi Patrick McCarry dalle pagine del sito internet the42.ie, hanno potuto toccare con mano i mutamenti avvenuti nel mondo del rugby dell’Emisfero Nord; dove la creazione della Celtic League (attuale Pro12), del Top12 e della Premiership a suo dire, sono stati i “turning point” della svolta assieme alla creazione di uno staff medico di supporto per ogni squadra. Tale da limitare gli infortuni e consentire ai giocatori di offrire maggiori prestazioni nel breve e nel lungo periodo di tesseramento.
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