Chiesta una nuova lista di stadi dopo la “defezione” del New National Stadium di Tokyo. Una vicenda tutta economica
Tokyo è in difficoltà, innegabile. Le indiscrezioni che vorrebbero la franchigia giapponese estromessa dal nuovo Super Rugby sono solo di qualche giorno fa ma iil problema RWC 2019 ha ormai diversi mesi. Tutto nasce dall’impossibilità di poter contare sul New National Stadium della capitale nipponica, l’avveniristico stadio penato pr i Giochi Olimpici del 2020 e che si voleva “testare” con il Mondiale di rugby dell’anno prima. La struttura (anche “rimaneggiata” per contenere i costi elefantiaci) però per il 2019 di sicuro non sarà pronta e fore non lo sarà nemmeno per le Olimpiadi.
World Rugby ora ha chiesto al comitato organizzatore della rassegna iridata di fornire una nuova lista di stadi e vuole una “appropriate financial security”. Che alla fine il nocciolo della questione si riduce a questo, ai soldi. Il massimo organismo mondial che gestisce Ovalia vuole avere la certezza che i ritorni economici dalla prima edizione iridata asiatica siano quelli preventivati. L’impressione è che nonostante il polverone alla fine il Mondiale si giocherà lì dove era stato assegnato.
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