Il ko interno con gli scozzesi nel secondo turno della Guinness Pro12 lascia un po’ di temi aperti
Quello di sabato è un ko che ha lasciato rabbia e amaro in bocca in casa Benetton. L’aver regalato la prima mezz’ora a un Edimburgo che poi si è invece rivelato essere alla portata del Benetton, fa male a una squadra biancoverde che sul prato del Monigo ha visto scivolare via la vittoria a una manciata di minuti dalla fine anche per un fischio arbitrale contestato: «Sono situazioni al limite – dice al Gazzettino Matteo Zanusso – situazioni al 50-50 e ormai è inutile recriminare. L’arbitro ha deciso così e non vale nulla discuterne. Resta il fatto di aver avuto una grande reazione e di essere riusciti a recuperare il divario che a un certo punto del primo tempo era diventato davvero pesante. Per come si stavano mettendo le cose nel primo tempo c’erano i presupposti per uscire con 50 punti sul groppone. Poi, piano piano, siamo riusciti a recuperare». La Tribuna fa sapere che il club veneto invierà “un dossier, con tanto di video, per contestare la scelta arbitrale. Al replay si nota che il pilone di fronte a Zanusso si lega con una posizione di gambe e di braccio ben poco propensa a spingere, quanto piuttosto a tirar giù”.
Presunti errori arbitrali a parte c’è da rilevare una tensione mentale non sempre all’altezza e non omogenea nel corso degli 80 minuti di gioco. A sottolineare questo aspetto è – sempre dalle pagine del Gazzettino – il tecnico delle skillsMartin Field-Dodgson: «Probabilmente guardiamo solo al risultato, diamo troppa importanza al fatto di dover segnare a tutti i costi, anziché pensare a fare bene certe azioni che poi portano a realizzare. A volte mettiamo anche tanta frenesia. Purtroppo in questo momento manca confidenza, non crediamo di poter battere certe squadre, ci sono ancora dei dubbi nella testa dei giocatori. È stato così a Cork contro il Munster, si è ripetuto sabato contro l’Edimburgo».
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