Oltre un centinaio i giocatori che vestiranno maglie diverse dai loro paesi di nascita. Unica eccezione l’Argentina
Cosa hanno in comune Johnny Leota (Samoa), Joe Tu’ineau (Fiji), Tommy Seymour (Scozia), Thierry Dusautoir (Francia) e il nostro Luke McLean? Sì, vabbé, giocano tutti a rugby, ma a parte questo? Che sono tutti nati in paesi diversi da quelli per cui oggi indossano la maglia con cui prenderanno parte al Mondiale ch inizia venerdì in Inghilterra.
La questione è dibattuta da diverso tempo e lo sarà parecchio nei prossimi mesi. Il giornalista Paul Tait di Americas Rugby News ha stilato l’elenco del centinaio abbondante di “stranieri” che prenderanno parte alla RWC e che da qualche ora circola sui social media di mezzo mondo.
Ognuno di questi atleti ha la sua storia e ognuna andrebbe affrontata singolarmente, troppe le variabili. Di sicuro è un fenomeno sempre più importante da un punto di vista numerico. Prima di lasciarvi all’elenco nudo e crudo (viene segnalato solo nome e paese di nascita) vi ricordiamo che l’Argentina è l’unica selezione ad avere una rosa senza giocatori nati al di fuori dei confini.
Samoa (13): Ole Avei, Manu Leiataua, Motu Matu’u, Census Johnston, Anthony Perenise, Filo Paulo, Kane Thompson, Jack Lam, Faifili Levave, Kahn Fotuali’i, Mike Stanley, Johnny Leota, Tim Nanai Williams (nati in Nuova Zelanda)
Tonga (12): Tevita Mailau, Steve Mafi e Jack Ram (Australia), Joe Tu’ineau (Fiji), Paul Ngauamo, Uili Kolo’ofai, Lua Lokotui, Kurt Morath, Siale Piutau, Viliami Tahitu’a, Will Helu e Telusa Veainu (Nuova Zelanda)
Giappone (11): Luke Thompson, Michael Broadhurst, Justin Ives, Michael Leitch, Michael Leitch, Male Sa’u, Hendrik Tui y Karne Hesketh (Nuova Zelanda), Koliniasi Holani e Amanaki Mafi (Tonga), Kotaro Matsushima (Sudáfrica) e Craig Wing (Australia)
Scozia (11): W.P. Nel y Josh Strauss (Sudafrica), Tim Swinson, Ryan Wilson e Henry Pyrgos (Inghilterra), John Hardie e Sean Maitland (Nuova Zelanda), David Denton (Zimbabwe), Samuel Hidalgo Clyne (Spagna), Tommy Seymour (USA), Tim Visser (Olanda).
Galles (11): Tomas Francis, Aaron Jarvis, Jake Ball, Luke Charteris, Dan Lydiate, Matthew Morgan, Alex Cuthbert, George e Hallam Amos (Inghilterra), James King (Australia), Toby Faletau (Tonga).
Francia (10): Vincent Debaty (Belgioa), Uini Atonio (Nuova Zelanda), Thierry Dusautoir (Costa d’Avorio), Bernard le Roux, Rory Kockott y Scott Spedding (Sudafrica), Yannick Nyanga (Congo), Fulgence Ouedraogo (Burkina Faso), Sofiane Guitoune (Algeria), Noa Nakaitaci (Fiji).
Australia (9): Stephen Moore (Arabia Saudita), Dean Mumm, Will Skelton, Quade Cooper e Joe Tomane (Nueva Zelanda), David Pocock (Zimbabwe), Will Genia (Papua Nuova Guinea), Tevita Kuridrani e Henry Speight (Fiji).
Italia (9): Matías Agüero, Martín Castrogiovanni, Sergio Parisse e Gonzalo García (Argentina), Dario Chistolini e Quintin Geldenhuys (Sudafrica), Joshua Furno e Luke McLean (Australia), Samuela Vunisa (Fiji)
USA (9): Mate Moeakiola (Tonga), John Quill e A.J. MacGinty (Irlanda), Niku Kruger (Sudafrica), Taku Ngwenya (Zimbabwe), Greg Peterson, Hayden Smith, Al McFarland e Matt Trouville (Australia)
Canada (5): Nanyak Dala (Nigeria), Gordon McRorie (Scozia), DTH van der Merwe (Sudafrica) y Richard Thorpe y Matt Evans (Inglaterra)
Irlanda (5): Richardt Strauss (Sudafrica), Jamie Heaslip (Israele), Jordi Murphy (Spagna), Nathan White e Jared Payne (Nuova Zelanda)
Nuova Zelanda (5): Ben Franks e Tawera Kerr-Barlow (Australia), Jerome Kaino (Samoa), Malakai Fekitoa (Tonga), Waisake Naholo (Fiji)
Romania (4): Otar Turashvili (Georgia), Johannes van Heerden (Sudafrica), Michael Wiringi (Nuova Zelanda), Paula Kinikinilau (Tonga)
Inghilterra (3): Mako Vunipola (Nuova Zelanda), Billy Vunipola (Australia), Brad Barritt (Sudáfrica)
Fiji (3): Josh Matavesi (Inghilterra), Campese Ma’afu e Ben Volavola (Australia)
Namibia (2): Louis van der Westhuizen e Renaldo Bothma (Sudafrica)
Georgia (1): Merab Sharikadze (Russia)
Sudafrica (1): Tendai Mtawarira (Zimbabwe)
Uruguay (1): Alejo Corral (Argentina)
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