Sotto di dieci e con molti infortunati i Dragoni ribaltano la situazione a Twickenham
A Twickenham tutto sommato non c’è molta pressione. Per una touche sulla metà campo al sesto minuto si discute una decina di secondi per il punto di lancio…Psicologia a parte, la partita è da subito piacevole: le squadre prendono pochi rischi sia alla mano che al piede, ma l’intensità è alta. L’Inghilterra ha più possesso e cerca di aprirsi la strada con Burgess & company vicino al raggruppamento, il Galles difende bene e mette pressione con calci dietro la linea ben attaccati dalla rete. Costrette nella propria metà campo, entrambe le squadre cedono all’indisciplina: al minuto ’25 il tabellino dice 9-6 Inghilterra. Ed è proprio questo il primo momentum favorevole alla squadra di Lancaster, che risale il campo dopo un tenuto. Dalla successiva touche l’ovale esplora la larghezza con una bella manovra della linea (ah, i finti penetranti non fini a se stessi), Care gioca il lato corto e May schiaccia indisturbato. Negli ultimi dieci minuti di frazione il Galles sistema la conquista, macina metri e trova con Scott Williams un buon break profondo: fallo inglese e Biggar ne aggiunge tre. I primi quaranta si chiudono così sul 16-9 Inghilterra.
Si riprende e Farrell ne aggiunge tre, a cui risponde subito Biggar dopo buona folata dei Dragoni. Il ping pong a furia di calci va avanti, con il tabellino che si muove ma il gap che rimane invariato. Il ritmo cala leggermente rispetto al primo tempo, l’Inghilterra dà la sensazione di avere meno piglio e la partita resta apertissima. Biggar torna dalla piazzola e dai 45 metri angolati non sbaglia. Si entra così nell’ultimo quarto sul 22-18 per i padroni di casa. La situazione infortunati in casa degli ospiti si complica terribilmente con l’infortunio di Scott Williams e Hallam Amos, che lasciano il campo rispettivamente per un colpo alla gamba e alla spalla, mentre Liam Williams esce per un colpo al volto. L’Inghilterra fiuta la preda e ne aggiunge tre, ma è a questo punto che arriva la reazione del Galles. Da un allargamento lungo l’out sinistro, L.Williams si invola e di piede allunga verso l’interno del campo: Davies brucia tutti, raccoglie magistralmente e schiaccia. L’entusiasmo è tutto gallese: il portatore di casa si isola e la tiene a terra, Biggar la mette da 50 metri e regala il vantaggio ai Dragoni. Il quindici della rosa si getta avanti, sceglie la touche invece di un calcio piazzabile ma è ricacciata fuori dal campo dal pack rosso. Altra touche in pieni 22 avversari, ma il lancio di casa non è preciso. L’ultima mischia è del Galles, Faletau controlla e Biggar calcia fuori. Finisce 28-25 una partita bellissima.
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Anthony Watson, 13 Brad Barritt, 12 Sam Burgess, 11 Jonny May, 10 Owen Farrell, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Chris Robshaw (c), 6 Tom Wood, 5 Courtney Lawes, 4 Geoff Parling, 3 Dan Cole, 2 Tom Youngs, 1 Joe Marler
Riserve: 16 Rob Webber, 17 Mako Vunipola, 18 Kieran Brookes, 19 Joe Launchbury, 20 James Haskell, 21 Richard Wigglesworth, 22 George Ford, 23 Alex Goode
Marcatori Inghilterra
Mete: May (26)
Conversioni: Farrell (26)
Punizioni: Farrell (11, 23, 43, 51, 68)
Drop: Farrell (17)
Galles: 15 Liam Williams, 14 George North, 13 Scott Williams, 12 Jamie Roberts, 11 Hallam Amos, 10 Dan Biggar, 9 Gareth Davies, 8 Taulupe Faletau, 7 Sam Warburton (c), 6 Dan Lydiate, 5 Alun Wyn Jones, 4 Bradley Davies, 3 Tomas Francis, 2 Scott Baldwin, 1 Gethin Jenkins
Riserve: 16 Ken Owens, 17 Aaron Jarvis, 18 Samson Lee, 19 Luke Charteris, 20 Justin Tipuric, 21 Lloyd Williams, 22 Rhys Priestland, 23 Alex Cuthbert
Marcatori Galles
Mete: Davies (70)
Conversioni: Biggar (70)
Punizioni: Biggar (2, 15, 38, 47, 53, 58, 74)
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