A Cardiff i tuttineri sbagliano molto e non convincono contro una squadra aggressiva con un cuore grande così
ph. Sebastiano Pessina
Un minuto e 20 secondi e Waisake Naholo è già in meta: sfugge a un placcaggio e poi con una serpentina di 50 metri va a schiacciare la palla oltre la linea bianca superando una difesa georgiana non irreprensibile. Partita già tutta in discesa per i campioni del mondo? No, perché i georgiani non fanno una piega e al 6′ trovano una meta un po’ fortunosa con Tsiklauri capace di controllare due volte la palla con i piedi prima di andare a marcare.
Ma gli All Blacks non stanno a guardare, si riversano nei 22 metri avversari e con Savea fissano il risultato sul 12 a 7, che Carter da posizione angolatissima non riesce a mandare la palla tra i pali. Georgiani che invece con una punizione da quasi centrocampo quei pali li trovano e accorciano le distanze.
Al 16′ Nuova Zelanda che sfrutta una disposizione della difesa avversaria davvero discutibile e Savea marca la sua personale doppietta. Il punto di bonus per i tuttineri arriva con Dane Coles al 21′, che si fa trovare pronto a concludere una bella azione corale.
Si gioca a ridosso dei 22 metri georgiani ma gli All Blacks sbagliano parecchi controlli, pressati anche da una difesa avversaria davvero asfissiante e il primo tempo si chiude sul 22 a 10.
Secondo tempo che inizia in maniera non diversa dall’ultima fase del primo, con gli All Blacks piuttosto pasticcioni e i georgiani che non mollano neanche un metro. Al 51′ arriva la meta di Read che porta il risultato sul 29 a 10. Gara comunque meno divertente che non nella prima frazione: l’aggressività e la generosità della squadra dell’est Europa è da applausi ma non si gioca quasi mai nella metà campo neozelandese. Da parte loro i campioni del mondo sbagliano molto e sono anche intimoriti dalla fisicità degli avversari. Al 73′ Savea segna la sua terza meta, al 77′ è la volta di Fekitoa: finisce 43 a 10, punteggio davvero troppo pesante per i georgiani e forse eccesivo anche per quello che gli All Blacks hanno fatto vedere. Man of the match? Gorgodzilla. All Blacks prima squadra a qualificarsi ai quarti di finale della RWC.
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Waisake Naholo, 13 Conrad Smith, 12 Sonny Bill Williams, 11 Julian Savea, 10 Daniel Carter, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw(c) 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Charlie Faumuina, 2 Dane Coles, 1 Wyatt Crockett.
Riserve: 16 Keven Mealamu, 17 Tony Woodcock, 18 Owen Franks, 19 Victor Vito, 20 Sam Cane, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 TJ Perenara, 23 Malakai Fekitoa.
Georgia: 15 Beka Tsiklauri, 14 Giorgi Aptsiauri, 13 David Kacharava, 12 Tamaz Mchedlidze, 11 Alexandr Todua, 10 Lasha Malaguradze, 9 Giorgi Begadze, 8 Lasha Lomidze, 7 Mamuka Gorgodze (c), 6 Shalva Sutiashvili, 5 Giorgi Chkhaidze, 4 Levan Datunashvili, 3 Levan Chilachava, 2 Shalva Mamukashvili, 1 Karlen Asieshvili
Riserve: 16 Simon Maisuradze, 17 Mikheil Nariashvili, 18 Anton Peikrishvili, 19 Konstantin Mikautadze, 20 Viktor Kolelishvili, 21 Vasil Lobzhanidze, 22 Merab Sharikadze, 23 Murazi Giorgadze
Marcatori per la Nuova Zelanda
Mete: Naholo (1), Savea (7, 16, 73), Coles (21), Read (51), Fekitoa (77)
Conversioni: Carter (2, 52, 74)
Punizioni:
Marcatori per la Georgia
Mete: Tsiklauri (6)
Conversioni: Malaguradze (7)
Punizioni: Malaguradze (11)
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