I nipponici hanno nettamente il sopravvento sugli isolani per 5-26 rimanendo in corsa per i quarti di finale
Nel primo tempo, non c’è gara: il Giappone è pressochè perfetto. Gli uomini di Eddie Jones soggiogano gli avversari samoani in tutti i fondamentali costringendoli al ruolo di comparse. Al sesto minuto, dopo una meta annullata per un “in avanti” ma su cui c’era un vantaggio nipponico da sfruttare, è Goromaru al piede ad aprire le marcature per lo 0-3 che da il via alle segnature. Gli isolani non ci sono a Milton Keynes e si fanno notare solo per la loro indisciplina. Dopo il primo quarto d’ora Levave e Taulafo finiscono in successione sul taccuino dell’arbitro per due cartellini gialli lasciando i compagni in tredici e dando di fatto il via al dominio totale degli asiatici.
Al ventiquattresimo arriva la meta tecnica dopo una mischia, con Goromaru che prima converte e poi trasforma ancora una nuova punizione sotto i pali per il temporaneo 0-13, che sul finire di frazione diventa però 0-20 quando Yamada schiaccia alla bandierina in seguito ad un’azione dove quasi tutti i giocatori in maglia biancorossa toccano l’ovale.
Nella ripresa il canovaccio rimane immutato. Gli isolani rimangono imprecisi e fallosi, sia in difesa e sia, quelle poche volte che hanno delle chance, in attacco. In altre due occasioni Goromaru incrementa il gap fra le due squadre sistemando lo score sullo 0-26, mentre le compagini vengono stravolte da una girandola di cambi allo scoccare dell’ora di gioco.
Al sessantaquattresimo però, Samoa batte un colpo. Con una controruck nei propri ventidue metri, i ragazzi di blu vestiti avviano una lunga azione di contrattacco offensiva che viene conclusa da Perez con una incisiva corsa oltre la linea di meta per il 5-26, non convertito da Pisi il quale sbatte l’ovale contro il palo. Le compagini a poco meno di dieci giri di lancette dalla fine cominciano ad accusare un po’ di stanchezza. Gli errori aumentano, gli spazi si allargano. Filo Paulo prende il terzo cartellino di giornata contro Samoa, il Giappone cerca ancora gloria in fase offensiva ma il punteggio non cambia più sino al fischio finale. In virtù dello scontro diretto vinto contro Samoa i giapponesi quindi, che restano ancora in corsa per poter accedere ai quarti di finale, ottengono il terzo posto matematico
Giappone: 15 Ayumu Goromaru, 14 Akihito Yamada, 13 Male Sau, 12 Harumichi Tatekawa, 11 Kotaro Matsushima, 10 Kosei Ono, 9 Fumiaki Tanaka, 8 Ryu Koliniasi Holani, 7 Michael Broadhurst, 6 Michael Leitch (c), 5 Hitoshi Ono, 4 Luke Thompson, 3 Kensuke Hatakeyama, 2 Shota Horie, 1 Keita Inagaki
Riserve: 16 Takeshi Kizu, 17 Masataka Mikami, 18 Hiroshi Yamashita, 19 Justin Ives, 20 Amanaki Lelei Mafi, 21 Hendrik Tui, 22 Atsushi Hiwasa, 23 Karne Hesketh
Marcatori per il Giappone
Mete: Meta Tecnica (23), Akihito Yamada(40)
Conversioni: Ayumu Goromaru(24),Ayumu Goromaru(40),
Punizioni: Ayumu Goromaru(7),Ayumu Goromaru(33), Ayumu Goromaru(47), Ayumu Goromaru(58)
Samoa: 15 Tim Nanai-Williams, 14 Ken Pisi, 13 Paul Perez, 12 Johnny Leota, 11 Alesana Tuilagi, 10 Tusi Pisi, 9 Kahn Fotuali’i, 8 Faifili Levave, 7 TJ Ioane, 6 Ofisa Treviranus (c), 5 Kane Thompson, 4 Teofilo Paulo, 3 Census Johnston, 2 Ole Avei, 1 Sakaria Taulafo
Riserve: 16 Motu Matu’u, 17 Viliamu Afatia, 18 Anthony Perenise, 19 Jack Lam, 20 Vavae Tuilagi , 21 Vavao Afemai , 22 Mike Stanley, 23 Rey Lee-Lo
Marcatori per Samoa
Mete: Paul Perez(63)
Conversioni:
Punizioni:
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