Il caso dei due giocatori non convocati perchè sotto contratto all’estero fa indispettire media ed opinione pubblica
Sono passati un po’ di giorni, eppure l’eco dell’eliminazione inglese al Mondiale 2015 non sembra essersi placata. Una cocente sconfitta quella di Lancaster e dei suoi uomini che adesso in patria devono sorbirsi il peso di quest’onta. Il ct ovviamente è quello più sottoposto a domande e pressioni, con dichiarazioni “Made in England” che però arrivano dalla Francia. Il sito dell’Equipe e lerugbynistere.fr infatti, riportano frasi e pongono domande al sistema rugbystico inglese partendo dalle dichiarazioni di Nick Abendanon, il quale afferma:”Non convocare chi gioca all’estero, vuol dire avere un atteggiamento criminale. Non ce l’ho solamente con il nostro allenatore, ma anche con la Federazione. Sono andato a Clermont per giocare con continuità e migliorarmi potendo così diventare una risorsa per il mio Paese. Se Lancaster avesse avuto la stessa volontà di Cheika, io a quest’ora sarei stato a giocarmi le mie carte al Mondiale”.
Michael Cheika quindi, il ct australiano, sembra essere lui la figura su cui gli inglesi concentrano le loro attenzioni. L’opinione pubblica d’oltremanica afferma convinta: “E’ riuscito a smuovere delle regole rigide nello statuto australiano trovando il giusto compromesso per convocare due giocatori come Matt Giteau e Drew Mitchell, che giocano a Tolone, di cui gli Wallabies avevano bisogno. A noi invece serviva un giocatore diverso dalle nostre terze linee, quale è Armitage e ce lo siamo fatti sfuggire”.
Quando poi nulla gira per il verso giusto, piove sul bagnato: lo staff tecnico inglese infatti rischia di essere citato per una violazione al protocollo della World Rugby, poichè al termine della partita di sabato pare abbia avvicinato in malo modo, e senza alcun permesso, la terna arbitrale.
Cari Lettori,
OnRugby, da oltre 10 anni, Vi offre gratuitamente un’informazione puntuale e quotidiana sul mondo della palla ovale. Il nostro lavoro ha un costo che viene ripagato dalla pubblicità, in particolare quella personalizzata.
Quando Vi viene proposta l’informativa sul rilascio di cookie o tecnologie simili, Vi chiediamo di sostenerci dando il Vostro consenso.