A Londra finisce 64 a 0 (10 le mete segnate), l’ala eguaglia il record di marcature personali: ora è come Lomu
Partita dal canovaccio ben definito quella vista questo pomeriggio all’Olimpico di Londra, d’altronde il gap tecnico tra le due formazioni è notevole e tutto sbilanciato a favore dei sudafricani.
Springboks che fanno la partita su ritmi però non forsennati con gli Stati Uniti che difendono con ordine e disciplina ma che devono piegarsi due volte nel primo tempo con le mete di Allende nei primi minuti e quella tecnica arrivata qualche minuto prima della mezzora di gioco. Nordamericani che giocano con grinta e fanno quello che possono ma che il naso nella metà campo avversaria lo mettono d’avvero poco. Si va al riposo sul 14 a 0. Sudafrica non trascendentale ma che si porta a casa un bel pezzo di partita senza fare troppa fatica.
All’inizio del secondo arriva subito la terza meta per gli springboks che porta la firma di Bryan Habana, velocissimo a involarsi lungo la fascia destra e a concludere al meglio l’attacco. Stati Uniti che si disuniscono e sudafricani che sentono l’odore del sangue e al 47′ arriva il punto di bonus con la segnatura di Bismarck du Plessis in sfondamento. Cinque minuti dopo altra meta in avanzamento con Louw e il Sudafrica ora dilaga ancora con Habana al 59′ e poi al 61′, una tripletta che fa entrare l’ala springboks nella storia: sono 15 le mete marcate nei Mondiali come Jonah Lomu e 64 in assoluto come David Campese. Habana che al 67′ perde il pallone che poteva significare per lui la meta numero quattro.
Partita che diventa una tortura per gli USA: al 68′ ad andare in meta con una maul avanzante è ancora Louw, al 72′ è la volta di Kriel e in pieno recupero a Mvovo.
Risultato finale 64 a 0, Sudafrica sicuro primo in classifica della sua pool.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 Bryan Habana, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Lwazi Mvovo, 10 Handre Pollard, 9 Fourie du Preez, 8 Duane Vermeulen, 7 Schalk Burger, 6 Francois Louw, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bismarck du Plessis, 1 Tendai Mtawarira
Riserve: 16 Schalk Brits, 17 Trevor Nyakane, 18 Coenie Oosthuizen, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Willem Alberts, 21 Rudy Paige, 22 Morne Steyn, 23 Jan Serfontein
USA: 15 Blaine Scully, 14 Brett Thompson, 13 Folau Niua, 12 Andrew Suniula, 11 Zach Test, 10 Shalom Suniula, 9 Niku Kruger, 8 Samu Manoa, 7 John Quill, 6 Danny Barrett, 5 Matthew Trouville, 4 Louis Stanfill, 3 Chris Baumann, 2 Phil Thiel, 1 Oli Kilifi
Riserve: 16 Joe Taufetee, 17 Zach Fenoglio, 18 Mate Moeakiola, 19 Titi Lamositele, 20 Cam Dolan, 21 Al McFarland, 22 Mike Petri, 23 Chris Wyles
Marcatori per il Sudafrica
Mete: Damian de Allende (6), meta tecnica (26), Habana (42, 59, 61), Bismarck du Plessis (47), Louw (52, 68), Kriel (72), Mvovo (83)
Conversioni: Pollard (7, 27, 43, 53), Steyn (62, 84)
Punizioni:
Marcatori per gli USA
Mete:
Conversioni:
Punizioni:
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