“Abbiamo fatto una scelta tecnica, non una scelta di cuore”: il ct spiega così l’esclusione di Bergamasco
Il ct azzurro ha spiegato le scelte per la formazione anti-Romania, e sull’esclusione di Mauro Bergamasco dice: “Abbiamo fatto una scelta tecnica, non una scelta di cuore, per avere le migliori chance di vincere questa partita”. Il comunicato FIR:
Il CT azzurro Jacques Brunel ed il Manager Luigi Troiani hanno incontrato la stampa oggi ad Exeter annunciando la formazione che affronterà la Romania domenica ad Exeter.
Nel corso della conferenza, a cui ha preso parte anche Sergio Parisse, il CT ha spiegato le proprie scelte per l’ultimo appuntamento della Rugby World Cup: “Vista l’indisponibilità di Sergio abbiamo preso la decisione di schierare dall’inizio Zanni a numero otto perché ha già giocato in questo ruolo e ci offre opzioni interessanti in rimessa laterale”.
“Contro l’Irlanda abbiamo avuto alcuni problemi di conquista da rimessa laterale – ha detto Brunel – ma è giusto confermare la fiducia ad Andrea Manici per permettergli di acquisire esperienza a questo livello, anche perché sarebbe riduttivo addossare tutte le difficoltà ai lanciatori”.
“Vunisa, che parte dalla panchina, può giocare sia numero otto che flanker – ha proseguito il CT azzurro – mentre Mauro Bergamasco ha un profilo da flanker pure, analogo a quello di Favaro. Abbiamo fatto una scelta tecnica, non una scelta di cuore, per avere le migliori chance di vincere questa partita. Mauro ha già tagliato un traguardo straordinario partecipando alla sua quinta Rugby World Cup e scendendo in campo contro Canada ed Irlanda”.
Il Manager Troiani ha spiegato come “Ghiraldini non abbia recuperato dal trauma muscolare alla coscia subito contro il Canada” mentre è stato lo stesso Parisse a spiegare di essere uscito “molto, molto stanco dalla partita contro l’Irlanda. Domenica è necessario che chi andrà in campo sia al 100% e non è il mio caso. Domenica in campo ci saranno tanti giovani, specialmente tra i trequarti, e per loro è un’occasione per fare esperienza e giocare il loro miglior rugby. Per quanto riguarda Mauro – ha aggiunto Parisse – concordo con la decisione di Jacques di schierare quella che ritiene la migliore formazione possibile per la partita. Ho avuto il privilegio di giocare con lui in quattro Mondiali e molti dei miei ricordi più cari con la maglia della Nazionale li ho vissuti insieme a lui. Merita tutte le testimonianze di stima che ha ricevuto e continua a ricevere”.
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