Il presidente FIR aveva definito “un problema” l’eventuale fuoriuscita del ct subito dopo il Mondiale
Dichiarazioni già circolate ieri e oggi messe nere su bianco da La Gazzetta dello Sport: il futuro di Jacques Brunel, o meglio della panchina azzurra, non è così chiaro. L’immediato futuro intendiamo. Passo indietro, questa la situazione: il contratto di Jacques Brunel quale ct della nazionale italiana scade a fine giugno e non verrà rinnovato, non lo desidera il tecnico e non lo vuole la FIR.
Qualche mese fa l’alenatore ha detto che avrebbe portato l’Italia al Sei Nazioni 2016 e fatto il tour estivo, la scorsa settimana il presidente federale Gavazzi ha detto che il Sei Nazioni sì sarà guidato da Brunel, ma non la campagna nel continente americano del prossimo giugno, dove ci sarà il nuovo ct (Conor O’Shea, pare, che si libererà a fine maggio dagli Harlequins).
Il ct Brunel però non è così convinto della cosa e alla Gazzetta dice “Prima di parlarne, ci sono tante situazioni di chiarire. Il mio futuro è legato a tante cose che devono essere valutate. Dovrò incontrare il Presidente e capire la volontà di certi giocatori, da Parisse a Castrogiovanni. Solo a quel punto prenderemo decisioni”. Domanda del quotidiano rosa: si può dedurre che potrebbe non essere lei a guidare la squadra nel Torneo? Risposta: “Si può dedurre nulla: aspettiamo i prossimi giorni o le prossime settimane”. La “guerra” di posizionamento è iniziata e durerà un po’.
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