Il massimo organismo internazionale di Ovalia fa i conti rispetto agli infortunati nel Mondiale e afferma che il tutto è “nella norma”
Con gli infortuni maturati nell’ultimo fine settimana di partite, salgono ufficialmente a 22 i giocatori che hanno dovuto abbandonare la RWC 2015 mentre erano impegnati sul campo da gioco ma World Rugby afferma convinta che non ci sono pericolosi aumenti di queste cifre rispetto alle precedenti edizioni della Coppa del Mondo. I portavoce dell’organizzazione planetaria fanno sapere: “Dal 2002 ad oggi, non vi sono significative cifre in aumento. E’ chiaro che il Mondiale 2015 non è ancora pienamente valutabile, perchè mancano tutte le partite della seconda fase. Attenzione però, perchè non possiamo ignorare le segnalazioni che ci giungono dai giocatori e dagli staff medici e tecnici. Il benessere degli atleti deve essere alla base delle nostre decisioni”.
A mettere un’ulteriore pulce nell’orecchio a World Rugby è John Beattie (ex giocatore scozzese) che ha detto a BBC Radio:”Dando un’occhiata ai numeri non posso che confermare quello che hanno detto, ma per quanto può durare questa situazione? I fisici dei giocatori stanno diventando sempre più potenti, il ritmo si alza, gli impatti sono molteplici e con angoli di incidenza a volte spaventosi. Poi c’è la mischia: i piloni e i tallonatori sono sempre esposti con testa e collo. Qualcosa andrà necessariamente modificato. Inoltre – ha aggiunto Beattie – la differenza è data anche dal tipo di rugby che un allenatore fa giocare alla sua squadra. Le squadre dell’Emisfero Nord sono zeppe di infortunati, quelle dell’Emisfero Sud ne hanno molti di meno”.
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