Incontro a Roma tra rappresentanti del club locali, quelli veneti e del Romagna Rugby per una operazione interessante
Dare vita a “progetti tecnici territoriali” anche nel Lazio. Alcuni club di quella regione ci stanno pensando e per affrontare la tematica hanno richiesto un incontro con chi quei problemi li ha affrontati e li sta superando. A Roma sono così scesi i rappresentanti del Romagna Rugby e delle società venete per dare vita a un incontro dai risvolti interessanti.
Il comunicato:
Lunedì 12 ottobre, si é tenuto a Roma un incontro tra i rappresentanti di alcune società rugbistiche laziali e i rappresentati delle società venete e del Romagna rugby. La riunione, nata da un’idea di Emanuele Lusi, é stata incentrata sulla possibilità di dare vita anche nel Lazio ad un progetto tecnico territoriale, prendendo spunto dalle altre realtà presenti nel panorama nazionale.
A tal proposito, sono stati invitati a parlare Giovanni Poggiali e Giacomo Berdondini, rispettivamente presidente e direttore generale del Romagna rugby, prima e spontanea espressione della collaborazione territoriale tra società, insieme a Marzio Innocenti, presidente del CRV, Alessandro Biasolo, vice presidente del CRV e Roberto Zanovello, presidente del Cus Padova e rappresentante delle società di serie b nel consiglio dei Dogi con l’intento di condividere le esperienze che hanno reso possibile la realizzazione di progetti di collaborazione ed integrazione tra le società e di porre le basi di una possibile cooperazione tecnica tra le società sportive regionali.
In particolare é stata evidenziata la necessità di ridurre l’abbandono degli atleti nelle diverse categorie juniores anche attraverso il ricorso a forme di collaborazione e di migliorare la qualità del lavoro dei giocatori che non fanno parte delle accademie federali o ne sono usciti. Inoltre si é affrontato il tema della formazione dei tecnici, partendo dall’iniziativa messa in campo dai Dogi, che con successo hanno dato vita a Clinics di formazione tecnica per gli allenatori delle categorie 14 – 16 -18 e seniores, progetto curato dal presidente dei Dogi Roberto Facchini e da Umberto Casellato con i migliori tecnici della regione.
La sensazione positiva tra i partecipanti è stata di condividere un momento di scambio e crescita che dovrebbe essere ripetuto e stimolato a tutti i livelli possibili.
Riceviamo il comunicato del Comitato Laziale (da noi peraltro non citato nell’articolo) e pubblichiamo:
Il Comitato Regionale Laziale, facendo seguito al comunicato stampa, non firmato, pubblicato dai siti specializzati Rugby1823 e Onrugby.it in relazione ad un incontro tra rappresentanti di realtà extraterritoriali ed un esiguo numero di Società laziali (cinque su cinquantasette) tenutosi nei giorni scorsi a Roma, tiene a precisare che tale appuntamento è stato autonomamente organizzato dai soggetti partecipanti, e senza alcun coinvolgimento o partecipazione diretta del Comitato stesso, come richiederebbe il rispetto dei ruoli istituzionali .
A tal proposito, il CRL desidera precisare che nel Lazio non è mai stata espresso l’interesse a voler “recepire ” altri Progetti se non quelli condivisi con la struttura tecnica federale e le Società .
I risultati e la qualità del lavoro svolto dai Club laziali sono testimoniati dal posizionamento del Comitato, tra i migliori all’interno del panorama rugbistico nazionale.
Si desidera infine ribadire che né il Comitato né le Società laziali intendono lasciarsi coinvolgere in strumentalizzazioni e che – come sempre avvenuto in passato – sia nel praticato e nella cultura del CRL far decidere collegialmente i Presidenti delle Società su orientamenti tecnici e/o politici ,con l’intento di trovare una linea comune nell’interesse del rugby locale e nazionale.
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