A Twickenham va in scena una semifinale non spettacolare ma intensa. Due mete per i tuttineri, finisce 18-20
Sudafrica subito molto aggressivo e dopo una bella penetrazione di Kriel al 3′ trova i primi punti con una punizione messa tra i pali da Pollard. Ma al 5′ sono gli All Blacks i primi ad andare in meta con Kaino sfruttando un brutto posizionamento della difesa sudafricana lungo l’out destro. Springboks che un paio di minuti si riporta poco fuori dai 22 metri e con Pollard trova altri tre punti.
Gare magari non spettacolare ma molto intensa con Sudafrica molto quadrato, All Blacks che mantengono un possesso più cospicuo ma sono abbastanza indisciplinati e i due attacchi che vengono neutralizzati dalle difese. Al 20′ Springboks in vantaggio con un nuovo calcio da fermo, sempre di Pollard: 9 a 7. Al 32′ Carter sbaglia un piazzato di quelli che uno come lui solitamente mette tra i pali. Gli All Blacks attaccano ma senza ottenere risultati e soprattutto commettono molti falli: Kaino al 38′ si prende un cartellino giallo di quelli davvero evitabili e Pollard non sbaglia con il massimo vantaggio Sudafrica (che però perde troppe touche), un 12 a 7 con cui si chiude il primo tempo.
Secondo tempo che inizia con la stessa inerzia del primo, con il Sudafrica che domina la mischia e gli All Blacks che spingono ma che non trovano sbocchi ma al 45′ Carter trova un drop piuttosto difficile i campioni in carica si riportano sotto. Nuova Zelanda che cerca di accelerare e al 49′ Savea sbaglia un controllo piuttosto semplice che gli impedisce di andare in meta, marcatura che comunque arriva al 51′ con Beauden Barrett. Azione forse determinante perché c’è anche il cartellino giallo per Habana per un avanti volontario.
Sudafrica molto meno brillante che non nel primo tempo e All Blacks che sentono l’odore del sangue ma al 57′ la michia sudafricana trova una nuova punizione e si ritorna a -2, risponde subito Carter e tabellone che dice 15-20. Al 64′ nuova punizione per il Sudafrica ma un errore di Matfield costringe l’arbitro a girare – correttamente – il fallo. Al 68′ però la maul springboks guadagna un altro piazzato e Lambie, appena entrato, lo mette tra i pali.
Poi è battaglia fino alla fine ma ad imporsi sono gli All Blacks, che meritano la finale un po’ più degli Springboks: risultato 18-20.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 JP Pietersen, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Bryan Habana, 10 Handré Pollard, 9 Fourie du Preez (c), 8 Duane Vermeulen, 7 Schalk Burger, 6 Francois Louw, 5 Lood de Jager, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bismarck du Plessis, 1 Tendai Mtawarira.
Riserve: 16 Adriaan Strauss, 17 Trevor Nyakane, 18 Jannie du Plessis, 19 Victor Matfield, 20 Willem Alberts, 21 Ruan Pienaar, 22 Pat Lambie, 23 Jan Serfontein.
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith, 14 Nehe Milner-Skudder, 13 Conrad Smith, 12 Ma’a Nonu, 11 Julian Savea, 10 Daniel Carter, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read, 7 Richie McCaw (c), 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody.
Riserve: 16 Keven Mealamu, 17 Ben Franks, 18 Charlie Faumuina, 19 Victor Vito, 20 Sam Cane, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Beauden Barrett, 23 Sonny Bill Williams
Marcatori per il Sudafrica
Mete:
Conversioni: Pollard (3, 10, 20, 39, 57), Lambie (68)
Punizioni:
Marcatori per la Nuova Zelanda
Mete: Kaino (5), Barrett (51)
Conversioni: Carter (7, 52)
Punizioni: (59)
Drop: Carter (45)
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