All’Olimpico di Londra i Pumas sbattono contro un muro ed escono dominati fisicamente. La meta di Orlandi all’ultimo assalto
Sarà anche una “finalina” o una sorta di partita di consolazione ma a vederla non si direbbe: Pumas e Springboks partono con il piede pigiato sull’acceleratore, soprattutto i sudafricani che al 6′ trovano una meta con JP Pietersen un minuto dopo che i sudamericani sono rimasti in 14 per un cartellino giallo a Leguizamon.
Al 9′ Habana si lancia verso la meta che lo farebbe diventare il miglior marcatore di sempre della storia del Mondiale lasciandosi alle spalle anche Jonah Lomu ma Amorosino riesce ad annullare il pallone. Sudafrica che comunque in questa fase della partita ha il controllo e che al 13′ trova altri tre punti con Pollard.
I Pumas sono imbrigliati dai sudafricani e non riescono ad esprimere il loro gioco, al 25′ la prima fiammata vera e propria del XV in maglia biancoceleste ma la difesa avversaria ha la meglio. Al 32′ altri tre punti per Pollard, che ne trova altrettanti al 39′: il primo tempo si chiude sul 16-0 Springboks.
Si ricomincia dove ci si era lasciati, con un lungo multifase Pumas che sbatte contro la superba difesa Springboks. Non c’è avanzamento e allora Sanchez mette il bel drop che serve per il tabellino ma anche per il morale. La reazione sudafricana è veemente: azione portata avanti dai carrier ed Etzebeth marca alla bandierina dopo belle mani di Habana. Palla in mano la squadra di Meyer produce un gioco efficacie e sempre oltre la linea del vantaggio. La seconda sventagliata trova Sanchez in fuorigioco, e Pollard ne aggiunge tre. La squadra di Hourcade beneficia di due punizioni in piena metà campo avversaria: prima la touche pasticcia, poi Sanchez sceglie e mette i tre punti. Al minuto ’52 e ’54 finiscono la carriera internazionale Fernandez Lobbe e Shalk Burger: la standing ovation è dovuta e ha il placet di Matfield che applaude entrambi, nell’attesa della sua che arriverà pochi minuti più tardi. Quattro volte l’Argentina attacca palla in mano ma quattro volte perde l’ovale a contatto, l’ultima delle quali in piena zona rossa dopo una delle poche azioni in avanzamento. Negli ultimi minuti spettacolo dei tifosi argentini sugli spalti e Pumas stremati. All’ultimo sospiro la meta di Orlandi in pick and go rabbioso. Finisce 24-13.
Argentina: 15 Lucas Gonzalez Amorosino, 14 Santiago Cordero, 13 Matias Moroni, 12 Jeronimo De La Fuente, 11 Horacio Agulla, 10 Nicolás Sánchez (c), 9 Tomas Cubelli, 8 Juan Manuel Leguizamon, 7 Juan Martin Fernandez Lobbe, 6 Javier Ortega Desio, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Ramiro Herrera, 2 Julian Montoya, 1 Lucas Noguera Paz o Juan Figallo.
Riserve: 16 Lucas Noguera Paz o García Botta, 17 Juan Pablo Orlandi, 18 Juan Figallo o García Botta, 19 Guido Petti, 20 Facundo Isa, 21 Martin Landajo, 22 Santiago Gonzalez Iglesias, 23 Juan Pablo Socino.
Sudafrica: 15 Willie le Roux, 14 JP Pietersen, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Bryan Habana, 10 Handre Pollard, 9 Ruan Pienaar, 8 Duane Vermeulen, 7 Schalk Burger, 6 Francois Louw, 5 Victor Matfield (c), 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bismarck du Plessis, 1 Tendai Mtawarira.
Riserve: 16 Adriaan Strauss, 17 Trevor Nyakane, 18 Jannie du Plessis, 19 Lodewyk de Jager, 20 Willem Alberts, 21 Rudy Paige, 22 Pat Lambie, 23 Jan Serfontein
Marcatori per l’Argentina
Mete: Orlandi (80)
Conversioni: Sanchez (80)
Punizioni:
Drop: Sanchez (41)
Marcatori per il Sudafrica
Mete: JP Pietersen (6), Etzebeth (43)
Conversioni: Pollard (7)
Punizioni: Pollard (13, 32, 40, 48)
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